NOCERINA: il calcio è della gente
Cava e Taranto due città poco vicine tra loro, ma accomunate dalla stesso destino calcistico. Gestioni societarie scellerate hanno portato allo sfascio due realtà calcistiche che hanno sempre timbrato il cartellino delle presenze nel calcio professionistico.
Città dove gli svaghi sono pochi e il “pallone” rappresenta un’attrattiva sociale oltre ad un semplice sport. Una grande passione che ha portato questi due popoli a reagire alle umiliazioni subite per mano di avventurieri del calcio e che hanno messo in atto una vera e propria “rivoluzione societaria”. Infatti sia a Taranto che a Cava dalle ceneri delle vecchie società relegate ad un tristissimo fallimento sono nate le attuali squadre che militano nel campionato nazionale dilettanti.
Al grido di “Il calcio è della gente” sia i tifosi biancoblù che quelli rossoblù hanno fatto poche chiacchiere, e in prima persona hanno messo una mano sul cuore ed una al portafogli, dando vita a quello che per quasi tutti i tifosi rappresenta un sogno: l’azionariato popolare. Sia a Cava che a Taranto, i tifosi sono entrati in società, ricoprendo ruoli di primordine, e acquisendo quote del capitale sociale. Tutto questo ha fatto si che l’amore per la propria squadra al posto di allentarsi per la mancanza della propria amata, di fatto si è accresciuto, perché ogni singolo individuo ha sentito ancora più forte nel proprio cuore il pulsare della passione, soprattutto quando la creatura ha cominciato a prendere forma e sostanza, perché quella forma, quella sostanza erano collegate a doppio nodo al tifoso stesso.
Dopo gli ultimi avvenimenti calcistici ed extracalcistici la Nocerina non se la passa di certo meglio dei cugini aquilotti né tantomeno dei pugliesi, la catastrofica situazione societaria porterà inevitabilmente alla messa in liquidazione della società, e persone che abbiano volontà di investire e di far riprendere vita al calcio nocerino al momento non se ne intravedono. E’ ovvio ed è certo che a tutti piacerebbe che a Nocera piombasse lo sceicco di turno, o il presidente dalle tante risorse che regalerebbe sogni a destra e a manca, ma la verità per quanto dolorosa e spietata, al momento è solo una: la Nocera calcistica sta scomparendo. L’unica arma di cui disponiamo è quella di emulare quanto fatto a Cava e Taranto, che oltre a riportare in vita il club, potrebbe attrarre nuovi investitori.
Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it