Ultime news

L’ex bomber EMANUELE CANCELLATO: “La Nocerina ti resta dentro”

Centravanti di peso, per tutti ancora oggi uno degli attaccanti più forti visti all’opera a Nocera, un solo anno tra le fila della Nocerina, ma fu un anno indimenticabile, terminato con la vittoria del campionato di C2 e con la palma di capocannoniere del girone, stiamo parlando di Emanuele Cancellato, ariete delle Nocerina di Del Neri che stravinse il campionato 1994-95: “Ricordo sempre con gioia Nocera e i suoi tifosi ed oggi, a distanza di quasi due decenni, seguo ancora con affetto la Nocerina!”

Correva l’estate del ’94 arrivavi dal Castel di Sangro, prima partita e subito un gol vittoria in trasferta a Trani, il preludio di un successo annunciato…

«Fu una stagione bellissima, giocata a livelli altissimi e alla fine riuscimmo ad avere la meglio su squadre che erano attrezzate bene almeno quanto noi».

I tuoi gol e l’indole da trascinatore ben presto ti fecero diventare l’idolo della curva…

«La piazza di Nocera è fantastica, i tifosi ti stanno sempre vicino ed hanno un calore che difficilmente si riesce a trovare in altre piazze, la gente vive di Nocerina e questo ti rende orgoglioso di portare i loro colori».

Una bellissima stagione, poi inaspettatamente facesti le valigie…

«Sul mio addio ne sono state dette di cotte e di crude, ma il motivo unico e vero per cui andai via fu solamente uno, dopo la vittoria del campionato sentii da parte del tecnico Del Neri venir meno la fiducia nei miei confronti. Io avevo chiesto al presidente Maglione il rinnovo del contratto perché Nocera mi entusiasmava e volevo rimanere a tutti i costi. Nel ritiro per la C1, però, lo scenario cambiò a seguito di una lite con il tecnico e quindi, piuttosto che stare fermo in panchina dopo un campionato disputato ottimamente preferii andare via. Ti ripeto questa è l’unica verità, le altre cose dette o scritte sono solo falsità».

Lo scorso anno sei ritornato a Nocera per la partita della “vecchie glorie”…

«Io sto bene giù. Nocera mi è rimasta nel cuore, a distanza di tanti anni seguo ancora i molossi, ed è superfluo dire che quando Nocera e la Nocerina chiamano Cancellato risponde: Presente!».

Emanuele, cosa pensi di quanto accaduto nel derby farsa dell’Arechi e di tutte le conseguenze create?

«A me piange il cuore vedere la Nocerina in queste condizioni. A Salerno sono stati commessi degli errori gravi, i tifosi della Nocerina, in quanto possessori della Tessera del Tifoso avevano diritto di assistere a quella gara, altrimenti sarebbe stato più opportuno farla giocare a porte chiuse. Ho sentito dire spesso “rispetto per Nocera” un messaggio che io condivido, perché non si possono fare, a priori, delle differenze tra chi può e chi non può vedere una partita di calcio. Il risultato finale è che è stata rovinata l’immagine di una gloriosa società di calcio, quella dei suoi tifosi e quella di una splendida città. Adesso bisogna rimboccarsi le maniche e ripartire quanto prima».

Sono passati vari anni da quando hai appeso le scarpette al chiodo, sei rimasto ancora nel mondo del pallone?

«Certo! E’ da un bel po’ che ho intrapreso la carriera di allenatore, ho seguito il settore giovanile della Spal per quattro anni ed ora da poco più di una settimana alleno l’Adriese che milita nel campionato di Eccellenza».

Arrivasse una chiamata da Nocera?

«Nocera è il mio ambiente, se squilla il telefono mi fiondo in auto e scendo giù!».

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it

Immagini collegate:

Back to top button