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NOCERINA. Fusione in Eccellenza o lodo per la D: futuro rossonero a un bivio

Due soluzioni per ripartire da subito e mandare in archivio i guai dell’Asg Nocerina. In un’insolita indifferenza da parte dei tifosi, procedono sotto traccia i lavori per evitare di restare lontani dal calcio giocato nella prossima stagione. Tra i tanti rumors, le strade praticabili restano appunto due. La prima ha riguardato l’acquisizione del titolo di Eccellenza del Città di Agropoli, attualmente ad Angri. Smentite immediate dai diretti interessati – Aniello Cerchia e Vincenzo Calce, dirigenti grigiorossi -, ma potrebbe essere più di un’indiscrezione.

L’idea coinvolgerebbe anche la scuola calcio nocerina Atletico Agro, in un’operazione che ricalcherebbe fedelmente quanto già fatto da Vincenzo Cesarano la scorsa estate con la Pro Scafatese. I rumors parlano di insistenti avances fatte a Mario Gambardella e a suo figlio Attilio, che rappresentano un bel pezzo di storia della “vecchia” Ag Nocerina. Il legame c’è già: tra gli oltre 200 giovani tesserati dell’Atletico Agro figura infatti Mario Jr., figlio dell’ex patron dei molossi; inoltre, la famiglia Gambardella ha affidato in gestione alla scuola calcio il centro sportivo Academy, nei pressi dello stadio San Francesco. Tra i tesserati della scuola calcio c’è anche il figlio di Giuseppe De Marinis, altro ex presidente rossonero accostato alla possibile operazione di fusione. Pista percorribile, ma abbastanza complicata, in primis perché Mario Gambardella s’è mostrato a più riprese recalcitrante rispetto all’ipotesi di rientro nel mondo del calcio.

L’alternativa riguarda il lodo per l’iscrizione in sovrannumero in Serie D, attraverso il diretto coinvolgimento del sindaco di Nocera Inferiore. Il costo dell’operazione prevede il versamento alla Federcalcio di 300mila euro a fondo perduto per aprire la pratica, al quale aggiungere i costi di gestione. La recente esperienza del Real Nocera Superiore ha reso chiaro che si può impostare un’annata di transizione, puntando ad una tranquilla salvezza, rientrando in un budget di 300mila euro. Indipendentemente dalle cifre, sull’idea del lodo sarebbero stati avviati i contatti con Giovanni Spezzaferri, attuale patron dell’Aversa Normanna. Già la scorsa estate s’era avvicinato alla Nocerina grazie al contatto col giovane imprenditore Umberto Benevento, ma non se ne fece nulla. Il nuovo approccio ci sarebbe stato, nei giorni scorsi, con emissari dell’associazione Nocerini e un ex dirigente rossonero.

Il discorso è aperto, ma è tutto subordinato ad un’eventuale retrocessione dell’Aversa Normanna in Serie D. Solo in questo caso, infatti, patron Spezzaferri potrebbe decidere di virare verso Nocera Inferiore, per un progetto sportivo pluriennale, con obiettivi di rientro tra i Pro nel più breve tempo possibile.

fonte: Giuliano Pisciotta, Il Mattino

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