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NOCERINA, l’appello di Nicola Padovano: “Tifosi, stateci vicino”

Un trait d’union tra passato, presente e futuro, il nome del Dottor Nicola Padovano è da sempre strettamente legato alle vicende rossonere. Un excursus, il suo, che va dalla presidenza del Club Fedelissimi, nel ’93, alla presidenza della Nocerina, nella stagione 2004-2005, fino ad arrivare, attualmente, alla carica di presidente onorario dell’Associazione Nocerini, con cui spera di poter ridare slancio, come già accaduto, alla storia molossa: “Con la crisi che lentamente attanagliava la Nocerina ho, sin da subito, guardato con attenzione alla costituzione dell’Associazione – commenta visibilmente emozionato – l’idea del tifoso parte integrante della società calcistica è un discorso che mi ha sempre affascinato e, per questo, quando mi è stato prospettato di ricoprire l’incarico di presidente onorario, non ci ho pensato su due volte ed ho accettato”.

All’estero è una prassi ormai consolidata, in Italia l’azionariato popolare sta pian piano prendendo piede, tanto che la stessa Lega Pro guarda con sempre maggiore interesse ai cosiddetti supporter trust. Lei che idea si è fatto?

“Sono d’accordo con questo tipo di iniziative, perché credo che possano dare una svolta decisiva alle crisi che attanagliano tantissime società di calcio professionistiche. Mi sono già ritrovato, in passato, in situazioni simili: la famosa colletta popolare promossa dall’allora sindaco D’Angelo e quella del campionato 93-’94. Oggi come allora la gente deve capire che il calcio è cambiato, non è possibile attendere inermi l’arrivo del magnate di turno, ora come ora, è necessaria anche e sopratutto una partecipazione attiva”.

Ovviamente, però, il solo azionariato popolare non potrà sostenere economicamente le ingenti spese che una società di calcio si trova ad affrontare, ma sarà comunque necessario il supporto di piccoli e medi imprenditori. Nello specifico della situazione Nocerina, come vi state muovendo in tal senso?

“L’Associazione, sin dalla propria nascita, sta operando al fine di formare un gruppo di base solido, sui cui poi costruire la società, in modo da non farsi trovare impreparata qualora l’attuale A.S.G. Nocerina  decidesse di non dare continuità alla propria attività calcistica. In prima persona, e grazie all’aiuto di alcuni amici, stiamo sondando varie piste, e colgo l’occasione, a tal proposito, per invitare, coloro i quali hanno a cuore le sorti della Nocerina, a fare un passo avanti, ed aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

Gli ostacoli non mancano, a partire dalla vicenda Salernitana-Nocerina  che ha reso il vostro compito un pò più arduo del previsto, a causa, soprattutto, del massacro mediatico operato nei confronti dell’intera comunità nocerina

“Dopo i fatti di Salerno si è creato un vero e proprio clima di diffidenza nei nostri confronti, e molti imprenditori, infatti, preferiscono non accostare il nome delle proprie attività al contesto Nocerina. Noi non ci arrendiamo, l’idea resta quella di creare un soggetto forte, con un ampio consenso popolare, un modello da seguire, che possa dare una svolta a questa situazione di empasse. Ma per fare ciò abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti quelli che hanno a cuore le sorti della Nocerina. E’ necessario che si guardi all’Associazione come un punto di partenza, il modo per far sventolare di nuovo in alto il vessillo rossonero, indipendentemente dalla categoria”.

Quale appello vuole, pertanto, lanciare ai tanti tifosi rossoneri per convincerli sulla bontà del progetto dell’Associazione “Nocerini”?

“Inviterei i tifosi a riflettere sul fatto che tutti coloro i quali stanno operando, in prima linea o sottotraccia, in questo momento, lo fanno solo ed esclusivamente per il bene di Nocera e della Nocerina. I nostri passi sono indirizzati verso un’unica soluzione: la continuità del calcio nelle due Nocera. Se per esempio i tanti tifosi che popolano la curva dessero un segnale forte, eleggendo i propri rappresentanti all’interno dell’Associazione, attraverso cui, poi, successivamente entrare, con una piccola quota, nella futura società, si creerebbe una base ideale per il ritorno del calcio fatto ad un certo livello, e si invoglierebbero alcuni imprenditori ad impegnarsi fattivamente nel nostro progetto. Sarebbe già un grosso passo in avanti”.

Il rischio maggiore è, però, concatenato all’eventuale spaccatura della piazza, con la costituzione di due squadre distinte, in campionati differenti.

“Vorrei porre, però, l’attenzione su un aspetto sul quale in tanti non riflettono. Facendo un tuffo indietro, infatti, emerge che l’attuale società non è, in realtà, la vera prosecuzione storica della A.G.N., attualmente ancora esistente in camera di commercio. Quella formazione, infatti, nacque dalle ceneri della Polisportiva Nocera Superiore, che poi riacquisì il titolo della fallita Nocerina. Quindi, perché continuare a scervellarsi su questioni come il nome, il marchio, o altro, quando poi siamo noi tifosi a decidere chi, in realtà, può essere degna erede della continuità calcistica rossonera?”

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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