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DA ZERO A DIECI: reazione da veri molossi, Marcucci è spietato

Dopo un prima parte di gara in sofferenza, il Città di Nocera supera di slancio la Scafatese 1922 e continua la sua corsa in vetta al campionato in coabitazione. Un rigore di Marcucci, un pallonetto di Majella ed un diagonale ancora di Marcucci decidono la sfida del Comunale…da zero a dieci.

ZERO a sportività e lucidità mostrate del direttore generale della Scafatese Antonio Buoninconti a fine partita. Piombato nella zona antistante spogliatoio arbitri e sala stampa, il dirigente non trova niente di meglio da fare che apostrofare con una serie di indicibili epiteti gli operatori dell’informazione nocerini presenti nell’area in quel momento, in attesa di poter intervistare i protagonisti della contesa. La scena non sfugge ai carabinieri presenti che decidono di allontanare tutti, con interviste da effettuare all’esterno, praticamente a bordo strada. Dopo l’accaduto, apprezzabile il tentativo di conciliazione operato dal presidente canarino Vincenzo Cesarano, non più della sbarazzina kefiah che ne fasciava le spalle.

UNO come la prima volta in cui il Città di Nocera si è trovato a fronteggiare una situazione di svantaggio in partita di campionato. Dopo qualche largo successo, una vittoria di misura alla prima contro il Faiano e la rimonta subita a Palma Campania è arrivata la sfortunata autorete di Mozzillo a scuotere i rossoneri, che hanno trovato nell’immediato calcio di rigore realizzato da Marcucci un ottimo propellente per mettere a tacere l’intraprendenza scafatese e archiviare con le reti di Majella e ancora Marcucci la pratica canarina. Uno è anche il primo gol subito dal portiere Amabile in campionato, visto che le due reti precedentemente incassate in casa della Palmese vedevano il secondo Sorriso come guardiano della porta.

DUE i minuti di imbarazzo collettivo vissuti quando, a seguito dell’infortunio occorso allo sfortunato Ferrentino sul finale di gara, ci si è accorti che non solo un’ambulanza ma neanche una barella sarebbe mai arrivata in suo soccorso, non essendocene traccia all’interno del recinto di gioco. Ci ha pensato quindi il compagno Marcucci a caricarsi sulle spalle l’altro ex di turno, trasportandolo a bordo campo per ricevere le cure del caso.

TRE i mesi di travaglio interiore attraversati dall’ancora in sella amministratore unico dell’Asg Nocerina Silvio Cuofano, prima di comunicare settimana scorsa, via facebook, la volontà di iscrivere la società al solo campionato regionale under 17, smentendo i paventati propositi di partecipazione a seconda o terza categoria. A latere anche la volontà di consegnare i trofei ai tifosi organizzati con benedizione del progetto Città di Nocera. Fino a prossima comunicazione.

QUATTRO i palloni toccati in ottanta minuti di permanenza in campo dall’attaccante del Città di Nocera Rosario Majella, di cui uno spedito in rete con chirurgico pallonetto su delizioso assist di Manuel Lettieri. L’evidenza è di una condizione fisica ancora precaria, tuttavia non in grado di scalfire un istinto da bomber prontamente manifestatosi nel momento del bisogno. Quando aumenteranno fiato e resistenza sarà anche più semplice la convivenza con Marcucci. In attesa del rientro dell’ormai indispensabile Carotenuto.

CINQUE le decine di minuti, comprendenti primo tempo e inizio della ripresa, in cui le operazioni di gioco sono state costantemente di marca canarina. Possesso palla e veloci verticalizzazioni, non supportate però da adeguati sbocchi offensivi, hanno contraddistinto la prima parte di gara degli uomini di Macera. Il calcio di rigore concesso al Città di Nocera, e poi trasformato da Marcucci, ha innervosito gli scafatesi, con i nocerini ad approfittarne e ad indirizzare il tutto a proprio vantaggio con atteggiamento tipico da grande squadra.

SEI i metri che il centravanti rossonero Errico Marcucci percorre palla al piede, sfruttando assist di prima di Ferrentino, prima di scaraventare alle spalle dell’estremo di casa Capece il destro del definitivo 3-1, non prima di aver accuratamente mirato l’angolino, per poi correre verso la recinzione della tribuna a sfogare tutta la sua gioia mista a rabbia per qualche insulto ricevuto. Solita prestazione generosa per l’ariete rossonero che, oltre a timbrare immancabilmente il cartellino, corre, lotta, fa salire la squadra e ripiega anche in difesa. Uno e trino.

SETTE alla barriera centrale difensiva schierata ieri dal tecnico rossonero facente funzioni Felice Scotto, composta da Cacace e Criscuolo. Il primo, recuperato in extremis, non lascia mai spiragli agli attaccanti di casa, annoverando anche il merito di conquistare il fondamentale calcio di rigore che porta all’immediato pari. Il secondo mette in mostra finora ben celate doti da leader difensivo, non sbagliando in pratica alcun intervento, considerato che stavolta c’è anche meno bisogno di coprire falle sugli esterni. Linea maginot.

OTTO all’insospettabile stile da ballerino di danza classica con il quale il giovane terzino destro rossonero Marcello Mozzillo ha indirizzato alle spalle del proprio portiere la palla del momentaneo vantaggio scafatese, con difesa ferma su schema da calcio di punizione. In beata solitudine ed al limite dell’area piccola, il salto viene concluso con un interno destro di rara precisione che va ad infilarsi a fil di palo alla sinistra di Amabile. Il tutto nel contesto di una prestazione personale senza infamia e senza lode.

NOVE le grida di dolore lanciate nel corso della gara dall’allenatore della Scafatese Giovanni Macera, accompagnate da appariscente sventolio di braccia e con intonazione vagamente isterica, a sottolineare decisioni arbitrali non condivise, con picco al calcio di rigore fischiato per fallo su Cacace. Di pari intensità, ma dalla tonalità più acuta e gutturale, quelle di uno spettatore in tribuna, unico parlante tra i circa cento presenti, ad invocare cartellini rossi ogni qual volta la palla entrasse in possesso di calciatori rossoneri, oltre che ad esultare per le contemporanee reti di Insigne ed Higuain che consentivano al Napoli di battere la Fiorentina al San Paolo.

DIECI alla hostess che ha allietato la vista dei pochi presenti in tribuna, causa divieto di trasferta per i tifosi di Nocera e contestazione contro la società da parte dei sostenitori di casa per partite casalinghe solitamente giocate al sabato, incuranti di giornata gialloblu e di gara occasionalmente disputata di domenica. L’offerta di buoni sconto per la prossima partita della Givova Scafati Basket è passata del tutto inosservata rispetto all’imperioso incedere nel salire le scale della tribuna. Di categoria superiore.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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