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NOCERINA: dal sogno promozione al rischio smobilitazione

“Era inoltre inverno sicché tutti volevano andare via”. Sono parole dello storico greco Senofonte che introducono un famoso passo del Libro VI delle Elleniche. Un passo in cui lo storico ateniese illustra, non senza una vena critica, l’aria di smobilitazione che si respira tra gli eserciti delle città greche che si erano coalizzate, senza successo, contro Sparta ed avevano deciso poi di abbandonare il campo di battaglia per attestarsi su posizioni più salde. La stessa aria arrendevole che, ormai da qualche giorno, sembra pervadere anche l’ambiente Nocerina. C’è un clima mesto attorno ai colori rossoneri, la classica delusione che contraddistingue una stagione finita male, senza raggiungere gli obiettivi prefissati.

Eppure mancano ancora sei mesi alla fine del campionato. Ci sono ancora da giocare diciannove partite per terminare la stagione regolare. In palio restano ben cinquatasette punti, da assegnare nei restanti 1710 minuti di gara. Un’eternità, calcisticamente parlando.

Ma la sensazione è che la dirigenza rossonera abbia già deciso di mollare, conducendo un mercato fatto di cessioni eccellenti e di qualche toppa per chiudere le crepe più vistose. Le partenze di Liccardi, Marsili e Coppola non rappresentano certo perdite irreparabili, anche considerando quello che questi calciatori avevano dato finora, ma appaiono come l’inizio di una china discendente, una china che potrebbe portare ad altri addii eccellenti. E così la squadra di Morgia potrebbe ritrovarsi, quasi senza accorgersene, a scivolare sempre più lontana da quel sogno promozione.

Un sogno cullato anche su indicazione della società stessa che, dopo aver rinunciato al ripescaggio, aveva sbandierato chiaramente l’obiettivo di conquistare sul campo. Un obiettivo a cui lo stesso tecnico aveva dimostrato di credere, promettendo risultati e bel gioco ma fallendo sotto entrambi i punti di vista. Da allora, da quell’estate di proclami, sono passati solo quattro mesi, meno di quanti ne mancano alla fine del campionato.

Eppure sembra tutto già finito. Tra calciatori che salutano ed altri che arrivano, tra aspiranti dirigenti che tengono a rapporto quel che resta della squadra, in un clima di disaffezione generale sempre più marcata. Un clima che avvelena il cuore di chi ha sempre amato e sostenuto il bicolore rossonero.

Filippo Attianese, ForzaNocerina.it

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