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NOCERINA, E se fosse come quel 10 Ottobre 2010?

E se fosse come quel 10 Ottobre 2010? Alzi la mano chi oggi non ricorda con un misto di commozione e malinconia quella meravigliosa notte in cui tutto ebbe inizio. Una partita di terza serie come tante, direbbe qualcuno che di calcio “vero”, vissuto, carico di emozioni non ne ha mai masticato. “Vero” perché intriso dall’odore dell’erba appena tagliata, dall’emozione di assistere su quegli spalti, nonostante freddo, pioggia, o caldo torrido, alle imprese dei propri beniamini. Per un malato, come chi ora sta scrivendo, risulta difficile comprendere il punto di vista di chi queste emozioni non le ha mai provate. Quella notte magica – eccome se lo fu! – la bella Cenerentola spezzò l’incantesimo della “matrigna” dei record: schiacciasassi inarrestabile fino a quel momento l’Atletico Roma, mai sconfitta, mai violata la sua porta. Eppure quella squadra riuscì a compiere l’impresa, non solo segnando ma addirittura battendo a domicilio la favorita del torneo, dando il là a quella che poi fu una vera e propria cavalcata trionfale verso la Serie B. Da allora di tempo ne è passato – ma siamo ancora qua! cit. – tra umiliazioni e ritorni e, come sette anni fa, la Cenerentola si ritrova nuovamente allo stesso bivio (allora le distanze dalla capolista erano ben 9!), anche se in un campionato inferiore. Chi con qualche capello bianco in più – o qualche capello in meno come il sottoscritto – ha già vissuto situazioni simili, sa bene che a fare la differenza in questi frangenti è l’unità di intenti, la voglia di raggiungere insieme un obiettivo comune, cosa che purtroppo negli ultimi anni è venuta a mancare proprio nei momenti più importanti come questo.

DOV’E’ il famoso dodicesimo uomo in campo di cui tanto un tempo Nocera si vantava? Sia ben chiaro, lungi da me voler disquisire sulle cause, sulle colpe o sugli eventi che si sono susseguiti in questi anni. Al netto delle fantomatiche guerre a colpi di comunicati più o meno condivisibili, conferenze stampa al limite del grottesco, silenzi assordanti di chi dovrebbe garantire – secondo le premesse iniziali all’atto della fondazione della società rossonera ed in completa rottura col recente passato – trasparenza e pulizia. Ora, in gioco, c’è molto più di un semplice campionato di Serie D. E allora che si metta da parte ogni divisione, che si allontani ogni polemica, ogni screzio, ogni presunzione, superbia o anche solo motivo di discussione e contrapposizione e si remi, almeno per una volta, tutti insieme dalla stessa parte. E’ arrivato il momento di rialzare la testa, di riscattare l’orgoglio ferito di un intero popolo, armarsi di sciarpe e bandiere e, come unico grande cuore pulsante, gridare fieramente all’unisono FORZA NOCERINA!

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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