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DA ZERO A DIECI: Lo sfogo del patron e l’inconsistenza della Nocerina

Prestazione decisamente opaca della Nocerina, che cede il passo al San Francesco ad un Bitonto che fa valere maggiore tecnica e freschezza atletica. Decisiva la doppietta nella ripresa di Patierno, a fissare lo 0-2 finale…da zero a dieci.

ZERO i palloni anche solo sfiorati da Joel Tshibamba durante i dieci minuti di permanenza in campo che anche questa volta gli vengono concessi da Di Costanzo. L’attaccante congolese si piazza in prima linea ma non viene mai cercato da compagni ormai stanchi e demotivati da uno svantaggio che diventerà poi doppio. Per lui quindi doccia senza colpo ferire…per la seconda domenica di fila. Arriveranno tempi migliori.

UNO come la conclusione nello specchio della porta operata dalla Nocerina durante il match di ieri contro il Bitonto, se si esclude il comico rigore battuto da Poziello nel primo tempo. Bisogna arrivare fino al 70’ per vedere una bella parabola a giro di Carrotta, da calcio di punizione dal limite, esaltare il colpo di reni del giovane ma smaliziato estremo difensore neroverde Figliola. Un bagliore in un pomeriggio davvero opaco per i molossi ancora in maglia totalmente rossa.

DUE vittorie e due pareggi il poco soddisfacente bottino conquistato dal Bitonto in questa prima parte di campionato, prima di giungere al San Francesco per la sfida contro la Nocerina. I sei punti in classifica avevano evidentemente già messo in allarme la dirigenza neroverde, tanto da allertare Vincenzo Feola, presente in tribuna ieri. Il blitz esterno rinsalda invece la posizione del mister in carica Roberto Taurino; mentre per il trainer originario di Somma Vesuviana ci sarà ancora da attendere…

TRE le sanguinose palle che il mediano rossonero Carrotta regala agli ospiti sulla propria trequarti, a seguito di controlli sbagliati, passaggi affrettati o contrasti poco decisi. Dopo un buon primo tempo, il ventiquattrenne casertano si veste da Babbo Natale nella ripresa. Emblematico l’assist servito a Patierno che, da oltre quaranta metri, prova a sorprendere un Leone fuori dai pali. La palla va a stamparsi sulla traversa, con il portiere rossonero che l’aveva evidentemente battezzata fuori.

QUATTRO all’immotivata spregiudicatezza che spinge proprio Leone ad entrare a piedi uniti su Patierno lanciato a rete, a due minuti dalla fine del match, nonostante Ciampi e Campanella già appostati nei pressi della linea di porta per provare a respingere l’eventuale conclusione dell’attaccante. L’arbitro non può far altro che decretare il rigore che metterà in ghiaccio la gara. Il portierino molosso non irreprensibile anche in occasione del primo gol neroverde, seppur trovatosi a fronteggiare lo stesso Patierno lasciato liberissimo di saltare al limite dell’area piccola.

CINQUE le decine di metri di campo in cui si mostra raccolta la Nocerina. La circostanza non è rappresentativa di una particolare compattezza, ma piuttosto di un lampante disordine, non favorito dai continui tentativi di cambiamenti tattici e da infruttuose sostituzioni. L’unico sbocco di un gioco non orchestrato da alcuna fonte, resta quello del sistematico lancio per un’isolata punta, questa volta impersonata dal solissimo Sorgente. Da questo illuminato spartito nasce il calcio di rigore poi fallito da Poziello, ma il quadro resta abbastanza desolante.

SEI alla partita di Marco Ciampi, probabilmente l’unico calciatore rossonero a meritare la sufficienza, insieme a Di Lollo rimasto per troppo poco tempo in campo. Il difensore centrale prova a tenere a galla la nave, ma il compito diventa arduo essendo circondato da compagni che causano continue falle. Deve arrendersi definitivamente quando prima Campanella e poi Leone lanciano Patierno verso il calcio di rigore che vale il definitivo 0-2.

SETTE non è il voto alla comparsata di Emanuele Cancellato, piacevolmente presente in tribuna a rinverdire vecchi ricordi, e nemmeno alla fantasia di chi continua a variare modalità e postazione di vendita biglietti e consegna degli accrediti. Sono invece gli anni di militanza tra Eccellenza a serie D dell’arbitro genovese Senthuran Lingamoorthy, originario dello Sri Lanka. Con un incedere autoritario favorito dalla corporatura massiccia, il direttore di gara conduce il match senza eccessive sbavature. Qualche anno fa fu coinvolto in polemiche per presunte frasi sessiste rivolte a calciatrici durante la gara Castelfranco – Musiello Saluzzo Calcio Femminile…niente in confronto alle colorite imprecazioni provenienti dalla tribuna a sottolineare alcune giocate degli uomini di Di Costanzo.

OTTO le centinaia di spettatori presenti ieri al San Francesco, per la prima volta in stagione divisi nei tre settori tribuna, distinti e curva, causa ordine della Questura. Con i servizi igienici rimessi a nuovo in extremis, sono stati quindi resi fruibili anche i settori tradizionalmente più popolari nonostante erbacce e calcinacci presenti un po’ ovunque a testimoniare l’abbandono degli ultimi mesi. In un balletto di responsabilità che coinvolge Comune, società, forze dell’ordine e organizzazione delle Universiadi…si spera venga ripristinata a breve una situazione quanto meno dignitosa.

NOVE chilometri orari è la velocità della traiettoria impressa da Poziello al penalty battuto al venticinquesimo del primo tempo. Trovatosi sul dischetto a seguito di fallo di Figliola su Sorgente, il poliedrico trequartista ciabatta la sfera colpendola in pratica col tallone. Il risultato è una comoda “telefonata” al portiere ospite che non deve far altro che accartocciarsi per raccogliere, con sommo stupore, la sfera alla propria destra. Da quel momento in poi, causa anche l’uscita per infortunio di Di Lollo, non ci saranno più tracce di Nocerina in campo.

DIECI i minuti di sfogo cui si abbandona il presidente Maiorino nella consueta intervista post gara. Il patron si scaglia contro i calciatori, colpevoli di non aver messo il giusto ardore in campo, rivendicando gli stipendi pagati e confermando la volontà di intervenire sul mercato qualora se ne riscontrasse la necessità…cosa per la verità già assodata, stante l’evidenza di una squadra costruita con discreta approssimazione. Non ci sarà più spazio per chi non “sputa sangue in campo”. Il tono quasi commosso lascia comunque presagire provvedimenti imminenti.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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