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DA ZERO A DIECI: La gemma di Liurni e l’entusiasmo del presidente

La Nocerina batte la Gelbison allo scadere, fornendo importante fosforo alla propria classifica. Decide una gemma nel finale di Lorenzo Liurni…da zero a dieci.

ZERO il grado di coinvolgimento di Raffaele Poziello in una manovra rossonera tutto sommato arida e priva di slanci. Inizialmente collocato da esterno prevalentemente alto, il centrocampista di Villaricca si estranea ben presto dal contesto della gara, guardandosi bene dal dare il proprio fattivo contributo ad una mediana già orfana di Di Lollo, con un Landri acerbo e quindi con il solo Carrotta deputato a cantare e portare la croce. C’è bisogno di una sveglia.

UNO come il primo gol subito dalla Gelbison in questo campionato. Lo firma Lorenzo Liurni a cinque dal termine, a valle di una progressione solitaria, partita da dribbling effettuato prima della linea di centrocampo, conclusa con un destro scaricato all’incrocio della porta presidiata da D’Agostino, che fino a questo pomeriggio era l’unico portiere a non aver ancora subito reti dalla serie A alla D, dopo ben sei giornate di campionato.

DUE settimane e due risultati utili consecutivi hanno riacceso l’entusiasmo del presidente rossonero Maiorino. Il massimo dirigente aveva apostrofato a muso duro calciatori e allenatore dopo la sconfitta interna di quindici giorni fa contro il Bitonto, ventilando possibili provvedimenti punitivi. Dopo Sorrento e Gelbison è ritornato l’ottimismo, con sprezzante rifiuto dell’obiettivo salvezza e precise istruzioni a calciatori e staff tecnico affinchè conseguano sempre la vittoria. Vincere e vinceremo!

TRE i quarti di gara trascorsi quando l’allenatore della Gelbison Alessio Martino, poi fuggiasco in sala stampa, toglie dal campo Maio per inserire il venticinquenne senegalese Ousmane Diop. Da quel momento in poi gli ospiti si sfaldano a metà campo, perdendo completamente quella compattezza che era l’unica qualità messa in mostra fino a quel punto. L’ex Potenza e Bisceglie mette in mostra una forma fisica comparabile a quella del coloured rossonero Tshibamba…un’evidenza che non viene nascosta dall’artificio della maglietta al di fuori dei pantaloncini.

QUATTRO i secondi medi di ritardo accusati dallo stesso Joel Tshibamba su ogni pallone transitante dalle sue parti. Riproposto nuovamente da titolare, dopo l’esordio con gol di Sorrento, l’attaccante congolese palesa ancora un evidente ritardo di condizione, che non gli permette di essere molto utile alla manovra. L’unico lampo è nella verticalizzazione che, a fine primo tempo, mette Sorgente in condizioni di percorrere un’autostrada in direzione di D’Agostino che poi sventerà in uscita bassa.

CINQUE all’istinto da bomber mostrato dal numero undici ospite Luigi Rizzo. Schierato da Martino a supporto di Varela insieme al giovanissimo Zanghi, l’ex Sorrento scuola Juve tradisce le origini da difensore. A fine primo tempo infatti, su sponda dello stesso Varela, si ritrova a tu per tu con Leone che però cerca di battere con un’improbabile sforbiciata che si perde a lato. Potrebbe riscattarsi pochi istanti dopo, ma stavolta è il palo esterno a negargli la gioia della rete.

SEI alla prestazione della Nocerina nel contesto di una gara da pareggio; cui è servita la giocata di un singolo per schiodarsi dall’inerzia del risultato ad occhiali. Le poche idee in mediana e la scarsa incisività offensiva non rappresentano una novità. In ogni caso, contro la Gelbison, la squadra rossonera tutta ha mostrato forse maggiore compattezza rispetto alle ultime uscite casalinghe, pur in assenza di palpabili segnali di vitalità e fantasia.

SETTE alla personalità mostrata da Sabato Romano. Il classe 2002, sulla falsariga di quanto già mostrato domenica scorsa a Sorrento, presidia con sicurezza la fascia destra, al netto di qualche indecisione iniziale, provando anche a proporsi in avanti fornendo soluzioni alternative ai compagni. Avrebbe meritato la palma di migliore tra i suoi se Lorenzo Liurni non avesse tirato fuori cotanto coniglio dal cilindro nel finale.

OTTO alla teatralità dello sguardo smarrito comparso sul volto di un non meglio identificato tesserato della Gelbison seduto in tribuna centrale subito dopo l’eurogol di Liurni. Dopo aver assistito durante la gara a continui attestati di scarsa stima provenienti da ogni direzione verso il numero dieci molosso, protagonista di una prova anonima, è stata evidentemente grande la sorpresa quando, a cinque dalla fine, il buon Lorenzo ha indovinato la giocata della domenica.

NOVE i minuti giocati da Alessio Lava, subentrato nel finale a Tshibamba. Dopo aver perso la titolarità nelle ultime due giornate, l’attaccante toscano proveniente dal Costarica, entra e praticamente non tocca palla. Si rende però coprotagonista della decisiva rete firmata da Liurni, con un movimento sull’esterno che disorienta i centrali ospiti Cassaro e Mautone, consentendo al numero dieci di avere campo libero e piazzare il destro all’incrocio, anche grazie alla deviazione del numero sei ex molosso.

DIECI i punti messi insieme in classifica dalla Nocerina, frutto di tre vittorie, tre sconfitte ed un pareggio. Un bottino che era difficile immaginare a questo punto della stagione, in considerazione di premesse estive e oggettive potenzialità del materiale a disposizione di Di Costanzo. Importante fieno in cascina prima di entrare nel vivo del campionato, con tutte le variabili da andare ad affrontare.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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