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MAIORINO-IZZO: contatto! Ma il patron rossonero vuole restare in sella

Napoli, centro città, lontano da occhi ed orecchie indiscrete, nella giornata di oggi si è parlato di Nocerina. Allo stesso tavolo il patron Paolo Maiorino, Luigi Izzo, ex presidente dell’Avellino, ed Aniello Martone, uomo di fiducia di Izzo, direttore generale dei lupi nel periodo in cui l’imprenditore originario di Montesarchio è stato al comando della società irpina, ed in passato consulente di mercato, tra le altre, di Sambenedettese e Casertana. La trattativa va avanti da un pò, ma  pare che anche questo pomeriggio patron Maiorino abbia ribadito la sua volontà di rimanere al comando del sodalizio rossonero. Del resto appena due giorni fa, a poche ore dallo stop definitivo di tutti i campionati dilettantistici, nel rammaricarsi per la salvezza acquisita d’ufficio e non “meritatamente sul campo”, l’avvocato nocerino guardava già al futuro promettendo per l’anno calcistico che verrà un “campionato di vertice” che “non avrà nulla a che fare con quello che si è appena concluso”. È quello che si augurano i tifosi rossoneri, mortificati negli ultimi due anni da risultati ben lontani dal blasone dell’amata Nocerina.

Quali siano le reali intenzioni di Maiorino non è dato saperlo. Che stia giocando al rialzo prima di uscire di scena o molto più probabilmente sia a caccia di nuovi soci, come del resto ha sempre sostenuto, è palese che a questa società una mano serve e come e gli ultimi anni, tra vertenze e stipendi non onorati, ne sono purtroppo la triste conferma. Altrimenti le promesse di una Nocerina diversa sono destinate purtroppo a rimanere tali.

Certo ci sarebbe anche da chiedersi cosa spinge, in questo particolare momento economico, un imprenditore non indigeno ad investire nel calcio, in una città diversa da quella in cui è nato e vive. Non sarebbe né il primo né l’ultimo direte voi, ma con l’emergenza sanitaria ancora in corso e con il serio rischio di partite giocate a porte chiuse e sponsorizzazioni ai minimi storici se non pari allo zero, facciamo fatica a trovare delle spiegazioni. L’unica che ci viene in mente è legata alla tanto chiacchierata e mai fino ad oggi, attuata riforma dei campionati. A quel punto la Nocerina per meriti sportivi, strutture e bacino di utenza avrebbe di certo le carte in regola per ambire ad un eventuale ripescaggio, ma in quel caso di soldi ne servirebbero molti di più …

Alessandro Barone, ForzaNocerina.it

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