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UNA STORIA FA, quando una festa determinò un sconfitta

Nel 1923, la Nocerina del presidente Salvatore Buonocore si iscrisse al campionato regionale di Seconda Divisione. Si trattava di una sorta di Serie B, in quanto, all’epoca, non si poteva andare oltre la Prima divisione (un campionato che, nella Lega Sud, era sostanzialmente un insieme di tornei regionali che davano diritto alle vincenti di accedere agli spareggi nazionali).
I molossi allestirono una squadra giovane ma importante. Ne facevano parte il portiere Ugo Bartoli, che guidava una difesa inviolabile; i fratelli cremonesi Fruggeri (il più grande dei quali, Alfredo, fungeva anche da allenatore); le punte Torre e Iannone e ben tre Petrosino.
La squadra esordì a Torre del Greco, contro il Resurgo, battendolo per 6 reti a zero. Seguirono vittorie su vittorie (11 su 12 incontri) con un unico pareggio (per 0-0 a Pompei), 33 gol segnati e un unico gol subito (in casa, dalla Scafatese). Nonostante 4 punti di penalità, i rossoneri non ancora molossi, terminarono il campionato a 19 punti, ben 5 in più del Portici, secondo in classifica.
Il 9 marzo 1924, approfittando di una sosta del campionato, la Nocerina si accordò per disputare un amichevole contro un’altra schiacciasassi, il Savoia. Con 9 vittorie e 1 pareggio, la squadra Di Giorgio e Wisbar aveva dominato il campionato di Prima divisione (e si sarebbe, di lì a qualche mese, laureata vicecampione d’Italia). I ragazzi del presidente Buonocore non fecero sconti a nessuno e, grazie alle reti di Torre e Vitaliano, ebbero la meglio anche dei bianchi.

Laureatasi “campione del girone B di II divisione”, primo titolo ufficiale della sua storia, la Nocerina ebbe accesso, insieme al Portici, agli spareggi interregionali. C’era in palio l’accesso alla categoria superiore. Nella prima gara, i rossoneri battono proprio il Portici (2-0). La semifinale si svolge sul neutro di Scafati contro il Pro Formia. L’1 a 0 finale porta la firma di Fiore.
I rossoneri accedono alla finale contro la squadra napoletana del Santa Lucia. Scenario della sfida fu lo stadio dell’Arenaccia di Napoli. I molossi partono favoriti, ma l’imbattibile Ugo Bartoli incappa nella classica giornata no. Il risultato finale vide il Santa Lucia prevalere per 2 reti a 0, frutto di due papere proprio del suo portiere (che vide fermarsi a 1029 minuti la propria imbattibilità).
A Nocera la sconfitta fece clamore. I classici bene informati raccontarono che il Ugo Bartoli, la sera prima, aveva partecipato a una festa… Anzi, a più feste, secondo l’intramontabile e inarrestabile tam-tam dei marciapiedi.
Cosa avvenne realmente la sera prima della gara non e dato sapere. Purtroppo, i protagonisti dell’incontro non potranno più raccontarlo. Resta la storia della caduta finale di una squadra quasi impenetrabile, che verrà tramandata con quel pizzico di rammarico che sempre accompagna una sconfitta.

Francesco Belsito, ForzaNocerina.it

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