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UNA STORIA FA, quando Nocera dimenticò la scaramanzia

11 giugno 1978, le immagini inedite di una città in festa

L’11 giugno del 1978 il calendario metteva di fronte Nocerina e Turris. Si trattava dell’ultima giornata del campionato di Serie C 1977-1978, una stagione che era andata incredibilmente bene per i ragazzi di mister Giorgi. I molossi erano al primo posto, fianco al fianco al Catania, una corazzata per la categoria.
Mancava ancora una partita alla fine del campionato, ma in città si respirava aria di promozione. I molossi avevano agguantato gli etnei due settimane prima, approfittando del pareggio dei siciliani contro il Benevento. Così, era iniziato un testa a testa che si protrasse per le ultime due giornate di campionato: il 4 giugno i rossoneri s’imposero a Brindisi per 4 reti a 0 e il Catania batté il Barletta. L’11 giugno poteva essere la giornata della festa, quella del ritorno in B dei molossi a trent’anni dall’ultima volta. La squadra di Bozzi e Chiancone aspettava i corallini, il Catania sarebbe stato di scena a Matera.
A Nocera c’era aria di festa! Un’occasione che Nello Napoletano sentiva di non dover sprecare. Un macchina, un caro amico e una telecamera a colori nuova nuova, è bastata per fissare sulla pellicola le immagini di una città tinta di rossonero che non aspettava altro che festeggiare.
Via Matteotti, Piazza Municipio, i Gelsi, Via Cucci, la Rendola, Piedimonte, Viale San Frescesco e tante altre le strade imbandierate da immortalare. Fino all’ingresso nello stadio, in un San Francesco in attesa del trionfo che, quel giorno, non arrivò.
La squadra di Giorgi s’impose sui corallini per 3 a 1. Anche il Catania vinse, regolando il Matera. Quella sera Nocera non festeggiò. Ci vollero altri sette giorni per conquistare la B. Forse, i nocerini di allora pagarono quel pizzico di scaramanzia mancata? Non lo sapremo mai. Quello che sappiamo è che grazie alla cortesia di Nello Napoletano possiamo rivivere i brividi un giorno che, altrimenti, si sarebbe perso nella memoria di chi l’ha vissuto.

 

Francesco Belsito

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