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NOCERINA-CURA ITALIA, i dettagli della vicenda

L’8 novembre 2021 ha fatto particolare scalpore la vicenda che ha visto protagonisti l’ex presidente della Nocerina Paolo Maiorino e l’allora tecnico della Juniores Gerardo Torre. Stando alla ricostruzione della Procura federale della FIGC, alcuni tesserati delle giovanili rossonere avevano percepito fraudolentemente i fondi messi a disposizione delle società colpite dal Covid.

IL DECRETO CURA ITALIA E IL SEQUESTRO DI 100 MILA EURO Per ottenere finanziamenti tra 400 e 800 euro mensili per ogni tesserato bisognava presentare una ricevuta relativa a un rimborso spese di almeno 200 € prodotto nei mesi precedenti all’emissione del bonus. Il presidente della società, il tecnico e i ragazzi delle giovanili della stagione 2020-2021 hanno deciso di aderire all’iniziativa, ma in modo fraudolento. L’indagine ha dimostrato che le quietanze di rimborso prodotte dalla società rossonera per permettere ai propri tesserati di accedere ai fondi erano state prodotte dopo la pubblicazione del decreto “Cura Italia” e retrodatate. Pertanto non sussistevano i requisiti per accedere ai ristori. Il provvedimento emanato dalla giustizia sportiva determinò pesanti squalifiche ai tesserati coinvolti e terminava affermando che ci sarebbero stati strascichi anche per quanto riguarda la giustizia ordinaria. I raccapriccianti dettagli della vicenda sono stati ricostruiti nelle motivazioni della Procura federale pubblicate qui. Mercoledì scorso la Procura presso il Tribunale di Nocera Inferiore ha emesso un’ordinanza di sequestro di 100 mila euro che ha coinvolto esclusivamente i conti personali dei 15 tesserati rossoneri che avevano avuto accesso ai fondi del “Cura Italia”. Per i ragazzi coinvolti si tratterebbe del classico “danno oltre la beffa” in quanto – stando allo stesso comunicato emesso dalla Procura della FIGC – i giovani calciatori avrebbero restituito i compensi illecitamente ottenuti dallo Stato come atto di “donazione volontaria” nei confronti della società di Maiorino.

LA REAZIONE DI MAIORINO: «SONO TRANQUILLISSIMO» In un’intervista rilasciata al quotidiano “La Città”, l’ex presidente Maioriono si è dichiarato sereno: «Non sono tranquillo: sono tranquillissimo. Dimostrerò la mia correttezza perché non è stato tenuto conto della fusione societaria che era stata fatta l’estate precedente. A questi fondi hanno avuto accesso tutte le società. Sono indagini dovute su fondi dovuti. È una storia che non esiste, faremo subito chiarezza. Consegnerò quanto prima alla Procura di Nocera Inferiore gli atti dove viene attestata la fusione della società e il tutto verrà chiarito» (le sue parole sono pubblicate qui).

GIANCARLO NATALE: «NOI ESTRANEI ALLA VICENDA» All’indomani della pubblicazione del provvedimento è arrivata anche una nota a firma dell’attuale proprietà della Nocerina. Giancarlo Natale si è detto del tutto estraneo a una vicenda che riguarda esclusivamente provvedimenti personali nei confronti dei soggetti coinvolti. «La Nocerina, in merito alle indagini svolte dalla Procura, precisa che la nuova dirigenza non ha nessun tipo di rapporto con il precedente management del club interessato dalle indagini». Il neo presidente ha sottolineato che il club si sente danneggiato dal clamore mediatico suscitato da una vicenda per la quale, dal punto di vista sportivo, ha già patito serie conseguenze. Natale ha dato mandato ai suoi legali di seguire la vicenda e tutelare il club in tutte le sedi, non escludendo «un’eventuale costituzione di parte civile per salvaguardare l’immagine della società e dei nuovi imprenditori proprietari della Nocerina».

Francesco Belsito

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