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TRIPLICE FISCHIO, la storica vendetta del Matino e la prestazione maiuscola del… presidente

La Nocerina rimedia in Salento una meritata sconfitta che mette ancora una volta a rischio la sua partecipazione ai playoff. Al comunale di Ugento i molossi riescono nella piccola impresa di lasciare l’intera posta in palio all’ultima della classe. La prestazione opaca costa cara al tecnico di Cavallaro, esonerato durante la notte.

IL PROTAGONISTA A Boston sono da poco passate le 18 (le 6 pm per dirla “all’americana”). In Italia è molto più tardi… o molto presto, insomma, sono le 00:16 del 25 aprile. Il comunicato è della società è diretto: “La Nocerina calcio comunica di aver sollevato dall’incarico il tecnico Giovanni Cavallaro. La società ringrazia il mister per il lavoro svolto in questi mesi e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della sua carriera”. Evidentemente, Giancarlo Natale non ha digerito la prestazione contro i salentini che, da ultimi in classifica, hanno messo sotto i molossi grazie a una gara dominata in lungo e in largo. Finalmente, un presidente della Nocerina che si comporta da presidente. Non succedeva da un po’.

IL MOMENTO CHIAVE Il risultato della sfida del comunale di Ugento sarebbe stato deciso dalla gara di andata. “L’avete persa perché l’avete vinta in casa”. A fine gara, un simpatico tifoso biancoblu la ricostruisce così: “Nei due precedenti di tanti anni fa, la Nocerina ha perso due volte in casa col Matino e ha vinto due volte qui (per voi segnò entrambe le volte il numero 7, un certo Piccolo). Quest’anno, voi avete vinto in casa vostra e toccava a noi vincere qua”. La memoria quasi di ferro del corpulento signore ha un piccolo buco. Nocerina e Matino si sono ritrovate a condividere il terzo campionato della loro storia. Nella stagione di Serie D 1989-1990 gli ospiti s’imposero al San Francesco per una rete a zero. Al ritorno, i molossi si presero i due punti imponendosi in Salento con lo stesso risultato. Nella stagione successiva (1990-1991) la Nocerina ha espugnato il campo del Matino ancora per una rete a zero; il match di ritorno, invece, è terminato a reti inviolate. Nulla di dire sul marcatore, fu Gennaro Piccolo a decidere entrambe le gare in Puglia.

DIETRO LA LAVAGNA Se nella gara di Gravina Giovanni Cavallaro era stato apprezzato per la gestione delle sostituzioni, ieri i cambi hanno decisamente penalizzato la squadra rossonera. I molossi si sono presentati in Salento schierando, contemporaneamente, Mazzeo, Dammacco, De Martino e Palmieri. Se l’atteggiamento iperoffensivo, nei primi minuti, ha pagato (gli ospiti sono passati subito in vantaggio grazie al 13° sigillo stagionale di Dammacco), il prosieguo dell’incontro è stato un monologo locale. I padroni di casa hanno trovato due gol e colpito tre legni, durante un martellamento senza appello. Mentre Venditti è stato costantemente impegnato, dall’altra parte il portiere Leuci è stato uno spettatore non pagante della gara. Nella ripresa, dal settore distinti, Cavallaro ha provato a cambiare l’inerzia del match sostituendo Donnarumma e Cuomo (le cui prestazioni erano sembrate di assoluto valore), continuando a inserire giocatori offensivi (Talamo e Mancino), perseverando nel lasciare in campo un Mazzeo impalpabile. I cambi hanno favorito soltanto i padroni di casa. In sintesi, la prestazione dei ragazzi in rossonero non è stata degna della maglia (sublimatica) che indossavano ieri.

Francesco Belsito

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