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“Un calcio al mercato”: una Nocerina internazionale guarda oltre frontiera

In un torrido pomeriggio di inizio estate Fabio, Giancarlo e Domenico, mentre si stanno godendo il meritato riposo al mare, dopo aver fatto faville con Afragolese, Cerignola e Polisportiva Santa Maria e aver vinto la classifica cannonieri nei rispettivi gironi (G,H,I) decidono di voler dare una svolta alla loro vita. Sono stanchi di alternare interviste tra “italiano” e dialetti vari, vogliono imparare l’inglese. Accendono i loro smartphone e si accorgono che a Nocera Inferiore, precisamente in via Atzori, c’è una nuova scuola che impartisce lezioni di americano. Si guardano tra loro e pensano: “È fatta! Nel giro di un anno impariamo una nuova lingua e miglioriamo la nostra cultura”. Recuperano immediatamente il numero di telefono e chiamano per chiedere informazioni, a maggior ragione dopo aver saputo che in classe (facciamo squadra, per capirci meglio) con loro potrebbero esserci anche compagni provenienti dal mercato estero, con la possibilità concreta di apprendere anche altri usi e tradizioni. Alla loro telefonata risponde, in maniera estremamente cortese e cordiale, Nunzio, già reduce da ottime esperienze fuori dall’Italia. Dopo una prima chiacchierata le parti sembrano d’accordo, praticamente su tutto, anche perché Fabio, Giancarlo e Domenico sono affascinati dal loro nuovo insegnante (allenatore) Giuseppe, che si è già destreggiato nelle migliori università (categorie) in Italia. Ovviamente soltanto uno dei tre potrà essere iscritto alla nuova scuola e, per giunta, a partire dal primo luglio. Nessuna paura! Nunzio e Giuseppe possono scegliere liberamente a chi affidare il banco (anzi, la maglia) numero nove; nessuno degli esclusi resterebbe offeso. Mentre i due nuovi nocerini di adozione vagliano attentamente la situazione, per fare la scelta più azzeccata e non commettere errori, un fulmine a ciel sereno si abbatte sulle loro scrivanie: “Ma abbiamo detto ai tre pretendenti che il nostro è un progetto a medio-lungo termine e che prima di 36 mesi difficilmente potranno imparare correttamente l’americano?” Li chiamano subito, cercando di dar loro la notizia addolcendo la pillola: “Cari Fabio, Giancarlo e Domenico, noi stiamo ancora vagliando la vostra posizione. Prima di comunicarvi chi sarà il nostro nuovo alunno, abbiamo il dovere di dirvi che mentre studiate dovete rispettare la storia di questa scuola, che è nata da poco ma ha un blasone enorme. Dovete onorare il nome e tutti i sostenitori e impegnarvi a fondo in tutte le lezioni, sia quelle settimanali che quelle domenicali. Ad onor del vero, vi dobbiamo anche dire che difficilmente imparerete bene la lingua prima di due o tre anni. Dobbiamo curare tutte le ferite che questa scuola si porta dalle precedenti gestioni e vogliamo mettere su una serie di impianti tecnologici di altissimo livello. Occorre avere pazienza!”. La telefonata lascia gelati i tre giovanotti, che avevano già ordinato un dizionario su Amazon, ma che non hanno la possibilità di aspettare tanto tempo per poter coronare il loro sogno di diventare poliglotti. Desistono e si concentrano su altre destinazioni. Riusciranno Nunzio e Giuseppe a trovare allievi col curriculum così importante disposti ad aspettare tanto tempo per imparare la nuova lingua?

redazione

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