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TRIPLICE FISCHIO: «Il mio amico Nicola» e le sviste della terna arbitrale

La Nocerina ritrova la vittoria casalinga al termine di una gara orgogliosa terminata in 9 contro 12. Molossi più forti delle discutibili decisioni arbitrali del signor Riccardo Leotta di Acireale.

IL PROTAGONISTA Nel bel film del 2009 di Ken Loach «Il mio amico Eric», l’attore inglese Steve Evets interpreta Eric Bishop, un postino di Manchester con la fissa per lo United e per Éric Cantona. Nei suoi incontri immaginari con l’ex calciatore francese, il protagonista gli chiede quale sia stato «Il momento più bello di tutti». Spiazzando il suo interlocutore, Cantona risponde laconico: «Non è stato un gol […] è stato un passaggio». Questo preambolo cinematografico serve a introdurre il gesto tecnico più bello della gara di ieri: il passaggio smarcante, di tacco, che Talamo ha regalato al suo giovane compagno Manuel Chietti. Al suo terzo anno in rossonero, Nicola Talamo, attaccante puteolano di 26, forse non sarà ricordato per i suoi gol, ma per l’impegno che non è mancato mai (è sempre uscito dal campo con la maglietta sudata). D’ora in poi  anche il suo magnifico assist troverà un posticino nella mente dei tifosi della Nocerina. Chapeau!

IL MOMENTO CHIAVE Corre il sessantesimo minuto. La Nocerina sta giocando bene, ed è anche avanti di un gol. La formazione rossonera ha guadagnato un calcio d’angolo. Sugli sviluppi dell’azione, Ambro mette in mezzo un ottimo pallone a Mahamadou Baldé, che tutto solo davanti Ceka, appoggia in rete senza problemi. L’esultanza per il quarto gol stagionale porta il classe 2004 a levarsi, un po’ inutilmente, la maglietta per esultare di fronte a uno stadio vuoto. Quel gesto gli costa un’evitabile ammonizione. Venti minuti più tardi, il giovane talento rossonero commette un fallo a centrocampo. Se il gesto era evitabile, non lo è il secondo giallo. Per colpa della doppia ingenuità, la Nocerina, già in dieci per l’espulsione di Ambro, resta in nove. Non è la prima volta che i calciatori rossoneri (under e over) commettono leggerezze del genere. Serve più attenzione, da parte di tutti, perché la classifica non sorride. 

DIETRO LA LAVAGNA Il signor Riccardo Leotta ha esordito in Serie D il 16 settembre del 2018. Ieri ha arbitrato la sessantottesima gara del massimo campionato dilettantistico. Direttore di gara fiscale, si è presentato al San Francesco con la media di 4 ammonizioni a partita. Durante Nocerina-Fasano, però , è stato in grado di far meglio, sventolando sette volte il cartellino giallo (sei in campo e una in panchina) e due volte quello rosso (uno diretto e uno dopo la seconda ammonizione). Entrambe le espulsioni sono stati indirizzate a calciatori rossoneri (anche meritatamente, nulla da dire). Peccato che la direzione di gara sia stata a senso unico e che un arbitro così fiscale abbia sorvolato allegramente su quattro episodi dubbi in area di rigore, uno a favore del Fasano e tre per la Nocerina. Due azioni (un fallo di mano di un difensore pugliese e un atterramento di Baldé) sono state addirittura clamorose. Di certo, l’arbitro e i suoi assistenti erano piazzati meglio di noi. Ma, d’ora in avanti, spero che vengano piazzati altrove, lontano da Nocera e dalla Nocerina.

Francesco Belsito

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