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DA ZERO A DIECI, l’autolesionismo di Mansi e l’inconsistenza di Maletic

Settima sconfitta consecutiva per la Nocerina che lontano dal San Francesco non raccoglie punti dalla gara di Nardò. Dopo la sosta, la gara contro i pugliesi comincia ad assumere i connotati di una sfida decisiva. L’arrivo di Pagni come direttore sportivo deve servire ai ragazzi di Erra anche per trovare le motivazioni giuste in vista del rush finale del campionato. La classifica è deficitaria ma ancora nulla è perduto. Riviviamo la gara contro il Matera… da zero a dieci.

ZERO I punti raccolti contro i lucani in questo campionato. Il Matera si è imposto contro i molossi sia nella gara di andata al San Francesco che nel ritorno in Basilicata. Un trend negativo da invertire quanto prima. La voglia di riscatto deve diventare uno stimolo in più per i calciatori rossoneri. Da qui alla fine del campionato le motivazioni vanno ricercate su tutti i fronti possibili.

UNO Il gol di Ziello, primo nella Nocerina per il coriaceo centrocampista napoletano. La rete, arrivata dopo uno splendido schema su calcio d’angolo, aveva illuso i molossi che avrebbero potuto aumentare il vantaggio contro una squadra che, nel primo tempo, era apparsa inconsistente. Poi, l’autolesionismo rossonero, un’incredibile sfortuna, e a decisioni arbitrali discutibili, hanno incanalato il risultato verso la vittoria dei padroni di casa.

DUE I cartellini gialli per Mansi guadagnati per due incredibili, quanto inutili, interventi a ridosso della linea mediana del campo. L’espulsione del difensore di Atrani ha lasciato in dieci una squadra che stava gestendo bene la partita. La successiva, e quasi immediata, espulsione del subentrato Romeo ha oltremodo spianato la strada alla vittoria dei padroni di casa.

TRE è il numero di maglia di Samuele Romeo, che col suo tocco di mano ha provocato il rigore per il Matera, con Gabri di espulsione, che ha dato il via alla rimonta. Il roccioso difensore centrale si era allenato poco nella settimana precedente al match ed era in panca solo per onore di firma, ma è stato lanciato nella mischia dopo l’espulsione di Mansi.

QUATTRO Alla prestazione di Marko Maletic, un calciatore che alterna troppo spesso giocate interessanti a gesti tecnici incomprensibili. Al di là di un intervento in scivolata che ha salvato la porta di Stagkos, nel primo tempo l’attaccante serbo ha sciupato in malo modo una favorevole occasione dopo che uno doppio svarione di Donida l’aveva messo in condizione di creare un’occasione da gol. Se andasse all’assalto delle reti avversarie con la stessa cattiveria che mette in mostra sulle tavole dei locali nocerini, staremmo parlando di un bomber di assoluto valore.

CINQUE All’esultanza di Donida. Va bene che hai segnato la rete della vittoria, va bene che impedire a un ex di festeggiare un proprio gol è una prassi discutibile, ma andare a porre la mano accanto all’orecchio sotto la curva dei tifosi della squadra della quale sei stato capitano è stato un gesto poco consono. Le scuse a fine gara, strappate da un cronista di Nocera, non sono apparse del tutto sincere. Chi dimentica verrà dimenticato.

SEI I punti di vantaggio della Nocerina della sulla zona della retrocessione diretta. Il nostro augurio è che i molossi possano presto risollevarsi, e che le prossime gare mettano la squadra rossonera in condizione di guardare in avanti, piuttosto che le spalle.

SETTE Le gare di Erra alla guida della Nocerina. Il tecnico di Coperchia ha conquistato solo 5 punti. La classifica è impietosa. Eppure, qualcosa di buono, a Matera, si è visto e, undici contro undici, la gara avrebbe potuto avere tutt’altro epilogo. Sono sette anche le sconfitte della squadra rossonera nelle ultime sette trasferte. Non che lo score casalingo dei molossi sia esaltante, ma lontano dal San Francesco, qualcosa si rompe. A Erra toccherà lavorare anche dal punto di vista mentale.

OTTO Al self control messo in mostra dai giornalisti provenienti dalle due Nocera che si sono visti apostrofare continuamente dagli spettatori della tribuna che non hanno gradito certi commenti alla gara. “È una radiocronaca di parte”, ha gridato qualcuno, confondendo forse i cronisti di NocerinaChannel con quelli della RAI. Provocazioni che sono andate avanti a più riprese e anche a risultato acquisito da parte dei padroni di casa. La città di Matera sarà anche bella e civile, ma i tifosi allo stadio devono crescere un po’, lasciando lavorare chi è lì per seguire e raccontare, con sacrifici e passione, le gesta della propria squadra del cuore.

NOVE i secondi di apprensione sul volto di un collaboratore della nostra testata che ha scoperto di non essere stato accreditato per la gara. Naturalmente, si è trattato di una svista del locale ufficio stampa, prontamente risolto, con un sorriso, da parte degli addetti allo stadio. Un siparietto che ha avuto il demerito di gelare, per un po’, il sangue nelle vene a uno dei presenti. Ma tutto è bene quel che finisce bene.

DIECI I cartellini sventolati dal signor Li Vigni di Palermo (considerando i due gialli a Mansi e il rosso diretto a un componente della panchina rossonera). Tanti, troppi e, soprattutto, a senso unico da un certo punto della gara in poi. L’arbitro è stato capace di sorvolare su tanti interventi dubbi, dimostrandosi inflessibile in altri frangenti. L’ennesimo esempio di una classe, quella arbitrale, che sta subendo una pesante involuzione. E sembra che a farne le spese siano sempre gli stessi.

Valerio D’Amico

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