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MATERA la carica di mister Ciullo: “Battiamo la Nocerina per chiudere la pratica salvezza”

Per continuare la striscia positiva di risultati e mettere più oro nel bottino, la Nocerina di mister Alessandro Erra deve fare i conti con l’insidiosa trasferta nella città dei Sassi. Dall’altra parte il Matera vuole archiviare la pratica salvezza proprio contro i molossi per poi lasciare alla chiusura di questa stagione la migliore espressione di sé, la tranquillità potrà essere per gli undici biancoazzurri l’arma in più per togliersi altre belle soddisfazioni. Il club lucano, neopromosso in Serie D, sta ben figurando in uno dei raggruppamenti come quello H tra i più difficili sia tecnicamente che tatticamente. Un plauso va fatto sicuramente a colui che ha raccolto i “sassi” di questo Matera che alla settima di campionato occupava la penultima posizione in classifica e cioè a Salvatore Ciullo: “Questo Matera sta facendo cose straordinarie, non mi aspettavo una risposta della squadra immediata e soprattutto proficua. Domani contro la Nocerina mi auguro di fare risultato pieno per tirarci fuori completamente da questa bagarre che ci sta dietro”.

Un campionato ancora tutto da scrivere il testa-coda vede ancora cinque/sei squadre per lo stesso obiettivo, da una parte play-off e vertice e dall’altra play-out e salvezza, il Matera si trova giusto nel mezzo, una posizione comoda quella in mediana raggiunta grazie al lavoro, sacrificio e abnegazione di un gruppo giovane ma con grande personalità, capace di rispondere presente quando chiamato all’appello. Le sconfitte contro le prime della classe Cavese, Nardò, Casarano e Brindisi sono state paradossalmente maestre per tutti quegli scontri diretti che la troupe di Ciullo è riuscita ad aggiudicarsi, rimboccarsi le maniche e rialzarsi non ha di certo spaventato i lucani, difatti non è un caso che gli stessi si trovano a due punti dal Fasano, compagine costruita per fare un altro campionato: “All’andata abbiamo portato dei grandi risultati vincendo contro il Brindisi e il Nardò, al ritorno pur facendo delle belle prestazioni i risultati sono venuti un po’ meno. Il Brindisi, soprattutto dopo la vittoria contro il Barletta sta dimostrando di essere una squadra in salute come pure la Cavese che a mio avviso sta meritando questo primato per aver dato continuità di risultati sin dall’inizio”.

Zona rossa a due punti per la Nocerina, ossigenata dall’importante vittoria casalinga contro la Puteolana, fanalino di coda del raggruppamento. Una prestazione buona ma che ha bisogno di continuità, continuità da cercarsi soprattutto nel sacrificio, viste le continue assenze per squalifiche e infortuni tipiche del rush finale: “La Nocerina ha dei calciatori esperti, varie vicissitudini durante quest’annata hanno reso il suo percorso più difficile, influendo in modo inconscio sul rendimento dei calciatori. Invece se guardiamo al campo l’infortunio di Andrea Basanisi è costato caro, poteva essere il valore aggiunto di questo organico. Sono sicuro che la Nocerina nonostante tutto riuscirà nel suo obiettivo in virtù proprio del valore della rosa rispetto alle altre”

Il Matera senza se e senza ma vuole vincere contro la Nocerina per archiviare la pratica salvezza e forse pensare a sognare qualcosa di raggiungibile. Una missione questa non impossibile visto che gli undici lucani all’andata al San Francesco annientarono i molossi con un secco 3-1: “Possiamo e dobbiamo fare bene, non dobbiamo lasciare niente al caso. Ho chiesto ai miei ragazzi discendere in campo con la giusta personalità, umiltà e rabbia agonistica, sarà difficile e dispendioso ma non possiamo mollare in questa fase del campionato. Play-off? Ad oggi la mia squadra ha fatto qualcosa di eccezionale, partire alla settima giornata con 4 punti e ritrovarsi oggi con 38 è stato sorprendente addirittura per il sottoscritto. La domenica si scende in campo per fare punti, maturata la salvezza cercheremo con l’aiuto supremo della tranquillità di portare avanti il discorso della valorizzazione per mettere in mostra le peculiarità di tanti giovani e valorizzare soprattutto quanto di buono hanno fatto e faranno”.

Maria Esposito

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