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NOCERINA ON THE ROAD: Molfetta, l’arte che trabocca sul mare

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Il pareggio ottenuto contro il Gladiator ha lasciato non pochi rimpianti in casa Nocerina, che non è riuscita ad allungare il proprio vantaggio sulla zona play-out, lasciando di fatto aperto ogni scenario. Nella giornata di domenica, i rossoneri saranno attesi dal delicatissimo scontro salvezza dello stadio “Paolo Poli” con il Molfetta, squadra che rappresenta una delle città più affascinanti della Puglia. Molfetta è un gioiello della costa adriatica e della provincia di Bari, sia per le acque limpide del mare che per l’arte che attraversa il centro storico. Si va dal duomo di San Corrado alla basilica della Madonna dei Martiri, dal porto ricco di pescherecci fino alle bellissime spiagge. In poche parole, un itinerario suggestivo che rapirebbe il cuore di ogni visitatore.

LA STORIA. Molfetta è una città di circa sessantamila abitanti della città metropolitana di Bari, che dista 220 chilometri da Nocera Inferiore. Il territorio risulta abitato fin dalla Preistoria, e la prova di ciò è il sito archeologico di Pulo, una dolina carsica che si trova a due chilometri dal centro. In questa zona, ammaliante per le sue bellezze naturali e l’atmosfera senza tempo, sono stati rivenuti vasi rudimentali e utensili risalenti al Neolitico. La fondazione della città risalirebbe al IV secolo a.C., ad opera dei Greci. Dopo la fine della dominazione romana, invece, Molfetta passò sotto il regno dei Goti, che rinforzarono le mura per difendersi dagli attacchi saraceni. Successivamente, tra VIII e IX secolo, la città pugliese stette sotto il controllo a correnti alternate di Longobardi e Bizantini, fino a quando non venne conquistata dai Normanni nel 1058, grazie alla guida di Roberto il Guiscardo. Durante l’epoca normanna, Molfetta conobbe un periodo molto fiorente dal punto di vista artistico, data la creazione del suggestivo piano urbanistico del borgo antico a “spina di pesce” e l’edificazione dei suoi monumenti più rappresentativi.

I LUOGHI. Il monumento simbolo di Molfetta è senza dubbio il duomo di San Corrado, costruito tra il 1150 e il 1200. L’edificio è uno straordinario esempio dell’architettura romanico-pugliese, stile che contraddistingue anche le vicine cattedrali di Trani e Bari. La facciata principale del duomo è rimasta incompiuta, mentre quella che volge a mezzogiorno è stata successivamente arricchita con due statue che raffigurano San Nicola e San Corrado, patrono della città. Oltre alla splendida vista sul mare, ciò che rende questo monumento speciale agli occhi di tutti è la pietra bianca con cui è stato costruito, che si colora di tutti i toni del rosa e del porpora provenienti dalle albe e dai tramonti. Non meno suggestive sono la basilica della Madonna dei Martiri e la cattedrale dell’Assunta, due costruzioni che si possono incontrare lungo i vicoli del borgo medievale. Un borgo caratterizzato da viuzze che sfociano sul porto pieno di pescherecci, puntellati dal luccichio del mare, avvolti dal sole e dalla mitezza dell’Adriatico pugliese. Su di essi e ogni visitatore domina il Torrione Passari, faro antichissimo realizzato direttamente nel mare, che completa al meglio il quadro di un luogo dall’atmosfera sognante, in grado di ispirare serenità, pace, poesia.

Domenico Pessolano

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