NOCERINA ON THE ROAD: Tertenia, tra la Sardegna costiera e plurimillenaria











La vittoria di misura contro il Budoni ha lanciato la Nocerina in testa alla classifica insieme alla Cavese. Nonostante le copiose critiche a Gianluca Esposito, non poteva esserci scenario più avvincente dopo le prime giornate. Per far decollare l’ambiente molosso in maniera definitiva, però, serve anche una prestazione importante, che la Nocerina avrà la possibilità di sfoderare nella difficile trasferta contro la C.O.S. Sarrabus Ogliastra, il migliore attacco e la peggior difesa del campionato, senza dubbio la squadra più divertente del girone. La prima uscita sarda dei rossoneri li vedrà protagonisti a Tertenia, piccolo borgo adagiato sulla splendida costa orientale, bagnata dalle acque del Mediterraneo e dominata dalla natura fiera e plurimillenaria di una regione ancora tutta da scoprire.
LA STORIA. Tertenia è un comune situato nell’Ogliastra, territorio che a breve dovrebbe riacquisire lo status di provincia dopo sette anni; attualmente appartiene all’area provinciale di Nuoro. Le prime tracce di un insediamento umano risalgono al Neolitico Recente, quindi intorno al IV millennio a.C. ad opera della cultura prenuragica di Ozieri. La presenza di ben settantasette nuraghi, ventidue villaggi e più di trenta necropoli lasciano presagire un’alta densità demografica, che rendeva l’Ogliastra uno dei cuori pulsanti della Sardegna. Nel medioevo, Tertenia diventa parte del giudicato di Cagliari e della curatoria di Sarrabus, di cui sarà capoluogo. Dopo secoli caratterizzati dal sistema feudale, nel 1839 Tertenia diventa ufficialmente un comune.
I LUOGHI. Il monumento più rappresentativo di Tertenia è la Torre San Giovanni, complesso seicentesco che si affaccia sulla costa. E qui, naturalmente va messo un punto perché ci troviamo in uno dei tratti costieri più belli e incontaminati dell’isola. Infatti, tra paesaggi sabbiosi e rocciosi trovano spazio le spiagge di Foxi Manna, Foxi de Murdegu e s’Abba de is Marronis. Le bellezze paesaggistiche non finiscono qui, perché oltre al mare ci sono i monti, in particolare il Monte Ferru, ricco di boschi e sentieri, un verde intenso contrastato dal turchese del rio Quirra, che attraversa il piccolo paese ogliastrino. Infine, sullo sfondo spiccano il nuraghe Aleri e le torri calcaree dei Tacchi d’Ogliastra, cime aguzze dall’aspetto temibile, immobili, guardiane di una terra pazzesca, persa nel tempo, talmente misteriosa da apparire inafferrabile. Eppure questa terra è lì, da migliaia di anni, non curante dei cambiamenti e della frenesia dell’uomo, perfetto approdo e rifugio per chi desidera fermarsi, contemplare i colori della natura, canalizzare le sue vibrazioni nell’animo e, perché no, resettare, ricominciare, vivere.
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Domenico Pessolano