DA ZERO A DIECI: lo stadio fatto coi lego e gli ospiti inviati solo fuori città!
Si è concluso sul risultato di uno a uno il derby tra San Marzano e Nocerina giocato domenica scorsa sotto il diluvio torrenziale dello stadio “Comunale” di Palma Campania. Il pomeriggio a tinte rossonere raccontato da zero a dieci!
ZERO a chi ha organizzato un match calcistico descrivendolo e dipingendolo come se fosse un possibile teatro di battaglia. Non ce ne vogliano le autorità competenti, non ce ne voglia nemmeno la società padrona di casa, ma quella a cui si è assistita per tutta la settimana è stata una figuraccia costante e con attori protagonisti ben in evidenza. Che dire poi del teatrino stadio/biglietti? Porte chiuse. No, porte aperte ma ad Avellino (è stata una possibilità presa in considerazione). No, porte aperte per tutti. Anzi no, porte aperte e biglietti in vendita. Ma a chi? Non si sa. E chi li vende? E che ne so. Per finire poi con la soluzione che scontenta tutti, 250 biglietti ed almeno 4-500 appassionati tifosi molossi costretti a casa.
UNO alle condizioni di lavoro in cui la stampa ospite è stata costretta a lavorare, in uno stadio che somiglia più ad un insieme di mattoncini di lego messi a caso da un bambino particolarmente sbadato. Nessuna copertura per gli operatori che, sotto la costante pioggia dei primi 60 minuti, hanno dovuto ricorrere a soluzioni di fortuna per poter garantire ai tantissimi collegati da casa un servizio più professionale possibile. Vogliamo parlare di servizi per disabili o altre accortenze necessarie per poter assistere con un minimo di dignità ad una partita di calcio? Preferiamo non infierire.
DUE i tesserati rossoneri che nell’ultima settimana hanno preso parte ad interviste e presenziato a programmi sportivi, fuori da Nocera. E’ sempre interessante sentire il pensiero dei nostri calciatori e dello staff tecnico. È una cosa che interessa gli appassionati, oltre che gli addetti al settore. Ed allora la domanda nasce spontanea: perché agli stessi tesserati è negata (almeno al momento) la possibilità di presenziare, anche soltanto via audio o video, a programmi tematici e storici che di Nocerina si occupano da anni con passione e correttezza? Non vuole essere una polemica, ma uno spunto di riflessione per chi a quei tesserati rilascia o meno il permesso di concedersi alla stampa. La sete di Nocerina in città passa anche attraverso questo tipo di coinvolgimento, siamo certi che chi vorrà capire, capirà.
TRE i gol consecutivi del nostro ritrovato “Zlatan” Parravicini. Sembra essersi finalmente sbloccato il panzer rossonero che per la terza partita consecutiva realizza una rete importante portando punti alla squadra molossa. Gol dell’illusione a Cava, gol della vittoria con l’Anzio, splendido gol di testa due giorni fa che porta un punto contro il San Marzano. Aspettando che il compagno di reparto Piccioni torni ad essere lo splendido bomber dell’anno scorso col Matera, ci godiamo il momento di grazia di Nicolas, il colosso rossonero da cui ci si aspetta la doppia cifra.
QUATTRO scontri diretti ed ancora nessuna vittoria. Questo il dato non felice che va urgentemente analizzato dal team rossonero per invertire quanto prima questa tendenza. Non volendo considerare l’Ardea come una diretta concorrente alla vittoria finale, la Nocerina ha impattato ieri a San Marzano ed all’esordio in casa col Cynthia. Ha poi perso di misura sia a Cava che col Cos Sarrabus. 2 punti racimolati su 12, ma in tre trasferte. Nel girone di ritorno sarà un trend da invertire assolutamente nella bolgia del San Francesco.
CINQUE i minuti che i poveri inviati delle radiocronache e della stampa rossonera hanno dovuto attendere per poter entrare in campo a fine partita a fare semplicemente il proprio lavoro. Non bastava l’acqua, la scomodità ed il risultato. Ci si è messo anche un novello Benito Fornaciari (ricordate il presidente del Borgorosso football club di Alberto Sordi?) ad impedire, senza alcuna motivazione reale, l’ingresso in campo ai regolarmente accreditati giornalisti nocerini. Dopo il laconico “cca cummann io e mò nn t facc tras prop…”si è però dovuto arrendere all’inutile e patetica pantomima. Un plauso ai colleghi nocerini per la pazienza di Giobbe.
SEI il numero di maglia del giocatore che “probabilmente sta ancora cercando il pannolino. Ho 30 anni più di lui…”. Corre il minuto 45.26 del primo tempo della partita (https://www.youtube.com/watch?v=pZpZU0G7aAI qui in link) ed il 2004 Musso si rivolge al fratello di Marco Nappi mettendosi le mani sui pantaloncini con gestaccio di sfida. Non manca di riprendere il tutto la voce di Forzanocerina.it, Ciccio Cuomo, che ci strappa una risata uscendo fuori dagli schemi della telecronaca canonica e ricordandoci che a volte questi ragazzini avrebbero qualche lezione da imparare. Tipo, appunto, togliere prima il pannolino e poi provocare un uomo di mezza età … che oggi va così e domani non si sa.
SETTE immancabile nota musicale della settimana: sette sono i minuti della extended version del brano dance Easy Lady (https://www.youtube.com/watch?v=ARSwfPP5l3g) che nel 1986 spopolò in tutte le classifiche d’Europa vendendo oltre 2 milioni di dischi. Probabilmente in maniera inconsapevole, Ivana Spagna è diventata un tormentone nelle ultime domeniche rossonere grazie alla (discutibilissima) cover di Salvo Nicolosi che con “t’amo amore t’amo” ieri ha avuto perfino l’esordio tra i cori degli ultras rossoneri. Magie della musica, una “easy lady” che vuole ritornare in serie C!!! Ma il coro diverte, carica e ci coinvolge alla grande.
OTTO onore al merito, anche quando il merito veste una maglia diversa. Ieri in campo c’erano 21 buoni giocatori ed un “fuoriclasse” per la categoria: quel Davide Di Gennaro, classe 88, capitano e numero 8 del San Marzano. Convocato da 6 nazionali under, passaggi in quel di Milan, Palermo, Cagliari, Lazio, Vicenza, La Spezia, tanto per citarne alcune. Insomma, uno che il calcio vero l’ha masticato decisamente. E quando tocca il pallone, si vede. Un’ottima arma per Mr. Zironelli.
NOVE alla stoicità di tifosi come don Gerardo D’Aurelio ed Orlando Bruno. Anche domenica presenti, sotto la pioggia, nella scomoda domenica di Palma Campania. “Quando scendete in campo, giratevi e guardatevi Orlando che non trova ostacoli e non cerca scuse”scrive il solito “tifoso”sui social. Ecco, in questa affermazione c’è tutta la grinta, la determinazione e la “molossitudine” di cui i nostri calciatori dovrebbero nutrirsi prima di scendere in campo, capendo anche per chi lo stanno facendo. Ed a questo proposito, un grande e sincero applauso a Tommasino Mazzei che, presente a bordo campo, si fa in 4 per favorire una riparazione meno scomoda al nostro amato don Gerardo, fino a quel momento in preda alle intemperie. Bravo Mazzei. In questo caso aggiungiamo un ringraziamento alla “disponibilità” dell’ufficio stampa del San Marzano che lavora in condizioni indicibili al “Comunale”, vista la pochissima disponibilità di chi”gestisce” l’impianto.
DIECI anni sono passati da quel 10 novembre 2013 e dalla sciagurata gara dell’Arechi che costò alla Nocerina la retrocessione d’ufficio. Non mi dilungherò su una pagina di calcio e cronaca che non amo, posso solo constatare con fatti concreti che la Nocerina ha pagato, i suoi tifosi hanno pagato (e pagano ancora), dirigenti e calciatori hanno pagato, la piazza, l’ambiente hanno pagato. Eppure il sistema calcio tra scommesse, doping, illeciti, plusvalenze fittizie, passaporti falsi sembra essersi definitivamente messa alle spalle quella pagina di cronaca che ha voluto sbattere il mostro in prima pagina per pulirsi coscienze che nemmeno l’acqua di Lourdes potrebbe mai depurare. E forse anche per questo a Nocera, 10 anni dopo, c’è tanta fame di calcio, di vittorie, di professionismo. Ma anche di rivalsa, verso un sistema contro il quale siamo pronti a vincere in campo, fuori e sugli spalti (come sempre).
Carlo D’Agosto