DA ZERO A DIECI: il tifoso che canta in solitaria, ma la messa è finita!
Quarta vittoria consecutiva per la Nocerina, che espugna il “Mazzucchi” di Ardea grazie alle reti di Cardella e Carotenuto. Il match contro la squadra laziale da zero a dieci!
ZERO problemi all’ingresso. Anche stavolta le allerte, le limitazioni, il numero ridicolo di biglietti messi in vendita (con relativo grave danno per le casse della società di casa) si sono rivelati totalmente prive di ogni fondamento. Poco più di 100 i tifosi assiepati nel settore ospiti ed un’altra 50ina di supporters rossoneri (tra giornalisti, compagine societaria e parenti) comodamente e tranquillamente accomodati in tribuna tra i (pochi, molto pochi) tifosi locali. Da segnalare l’assenza del tifo organizzato che, fedele alla regola del “tutti o nessuno”, ha deciso di seguire da casa le gesta dei molossi.
UNO il team corsaro sul campo di Ardea prima dell’arrivo di Nappi e soci. Solo il Cos Sarrabus era riuscito a prendere i 3 punti al Mazzucchi contro una Nuova Florida che è parsa squadra coriacea e non facile da battere. Un campionato complicato quello dei laziali, tra penalizzazioni e cambi societari, oltre a qualche calciatore ceduto in fase di mercato. Il traguardo della salvezza diretta sembrerebbe alla portata eppure non così scontato.
DUE papere della difesa di casa in una domenica da dimenticare. La prima con un doppio errore che regala a Gaetani la palla da servire a Cardella per la rete dello 0-1. La seconda a pochi minuti dalla fine che stava per tramutarsi in una autorete degna dei migliori gollonzi di mai dire gol. Certo, le amnesie difensive della Nuova Florida hanno favorito gli avanti rossoneri, ma Cardella e company si sono fati trovare al posto giusto nel momento giusto. Durante un campionato lungo e difficile le partite di vincono (e si perdono) anche così.
TRE set da sogno per una rimonta indimenticabile, 3 ore per incoronare il nuovo re del tennis mondiale, il tutto seguito in auto mentre ci si recava ad Ardea per seguire la Nocerina: Jannik Sinner entra nella storia e vince l’Australian Open, traguardo mai raggiunto prima da un tennista italiano. A 21 anni è già nell’olimpo del tennis italiano insieme a Panatta, Pietrangeli, Pennetta e Schiavone, gli unici ad aver vinto un torneo dello Slam. E con una carriera davanti che si prospetta ricca di successi e traguardi. Grandissimo Jannik, 3 set per te, 3 punti per la Nocerina: che grande domenica!!!
QUATTRO vittorie di fila per la ribattezzata Nocerina “Righi-Nappi2”. Il tanto atteso filotto è arrivato, sale a 5 risultati utili se si aggiunge il buon pareggio di Ischia, così la Nocerina ha riavvicinato in meno tempo del previsto l’obiettivo del secondo posto che ora dista soltanto 2 punti. 4 reti per bomber Cardella in 5 partite, prosegue il momento magico dell’attaccante arrivato dall’Ostiamare e fortemente voluto dalla dirigenza rossonera. Federico “l’animale” è già diventato l’idolo dei tifosi molossi.
CINQUE x10, 50 biglietti destinati alla tifoseria rossonera per la trasferta di Ardea, in uno stadio la cui capienza omologata per tale match era di 100 posti totali. Sembra una barzelletta, anzi lo è, questa serie D che fa di tutto per scoraggiare la presenza di tifosi allo stadio. In particolar modo quando si tratta dei tifosi delle due Nocera. Da qui a fine anno sarà ancora peggio: potrebbero essere diverse le trasferte a tifoseria limitata se non proprio a porte chiuse, visto le capienze degli stadi in cui si andrà a giocare.
SEI di incoraggiamento al tifoso di casa che per 90 minuti ha incitato il Team Nuova Florida. Niente di strano se non fosse che si trattava di un’unica persona a lanciare cori e pure a rispondere. Più volte durante la partita ne abbiamo ammirato il coraggio e la costanza nel gridare “forza tutti in coro” e poi restare desolatamente da solo a cantare per i biancorossi. Il vino dei castelli avrà certamente fatto la sua parte, per lui stima e simpatia.
SETTE al bar dello stadio “Mazzucchi” di Ardea. Se più volte in questa rubrica abbiamo registrato la quasi assenza di tale servizio in stadi come quello di Ischia o la totale assenza in strutture come quelle di Genzano, qui si può finalmente segnalare un bar degno di tale nome. Per di più con prezzi onesti e servizi di buon livello. Detto questo, noi il Borghetti ce lo siamo portati comunque da casa onde evitare dolorose mancanze.
OTTO in pagella a super Don Gerardo ed alla benedizione di fine partita. Mancano pochi minuti, la Nocerina ha appena segnato la rete dello 0-2. Bisogna mantenere alta la concentrazione, c’è felicità ma anche giustificata preoccupazione. Ma Don Gerardo guarda i tifosi e dall’alto della sua esperienza fa il segno della croce e benedice tutti con un laconico “la messa è finita, andate in pace”. E se lo dice Don Gerardo, i festeggiamenti possono iniziare anche in anticipo. Ed infatti…
NOVE oppure 0? Crisi di identità per il calciatore Van Rijswijk (che più che un cognome sembra un codice fiscale) che nel primo tempo gioca col numero 9 e si becca il soprannome “o’scienziat” dai tifosi rossoneri presenti in tribuna per un paio di giocate decisamente non all’altezza. Ma nel secondo tempo si presenta in campo con una maglia nettamente diversa da quelle dei compagni di squadra e soprattutto senza numero. Quindi un numero zero, non si sa quanto possibile in base al regolamento, ma forse aveva già previsto il numero di palle che Mazzei e Crasta gli avrebbero fatto toccare nel secondo tempo: zero, appunto.
DIECI è invece il numero di maglia di Alessandro Costa, autore di una buona partita per i padroni di casa e di simpatici battibecchi con i tifosi ospiti. A dirla tutta è stato beccato per tutta la partita anche da uno dei tifosi locali presenti in tribuna, per motivi a noi sconosciuti. Va detto che ad inizio partita ha sollevato sguardi che sembravano di sincera ammirazione per i tifosi arrivati dalle 2 Nocera, probabilmente una tifoseria così numerosa e calda (e non hai visto niente, caro Alessandro) da quelle parti è passata rare volte.
Charlie D’Agosto