LA SIGNORA IN ROSSONERO: “Cardella è un animale!”, tifosi impazziti per la nuova Nocerina
Se stiamo sognando, non svegliateci! È arrivata anche la quarta vittoria consecutiva per la Nocerina, questa volta sul campo, se proprio lo dobbiamo chiamare così, della Nuova Florida, schiacciata per due reti a zero.
Tralasciando l’inadeguatezza di una struttura che a stento è riuscita a garantire una visione decente della partita tra pali piazzati decisamente al posto sbagliato e bandierine svolazzanti, possiamo dire di essere di nuovo più che soddisfatti della prestazione dei nostri undici calciatori in campo.
Nonostante i cinquanta biglietti previsti per gli ospiti, come c’era da aspettarsi, i tifosi rossoneri si sono magicamente moltiplicati anche nella tribuna locale, portando con sé un po’ del calore di casa a supporto dei ragazzi di mister Nappi.
Sostegno avvertito soprattutto nel primo tempo, dove la Nocerina sembrava soffrire gli avversari, leggermente più agguerriti ma mai realmente pericolosi. La svolta è arrivata al 64′ grazie a bomber Cardella, che ha approfittato di un tragicomico errore dell’estremo difensore avversario e ha insaccato la palla in rete scatenando i tifosi arrampicati ovunque: sulle reti, sui bidoni, sui gradini, in un’esplosione di goduria allo stato puro.
Il colpo di grazia dopo poco più di venti minuti è arrivato da Carotenuto, tra i migliori in campo in assoluto, sempre sul pezzo e con evidentemente un terzo polmone nascosto, data l’abilità nella corsa: un vero purosangue. Incontenibile entusiasmo generale, che ha dato voce tra l’altro ad un nuovo coro cantato dai tifosi ma anche da molti dei giocatori: “Cardella è un animale!”. Così i molossi hanno salutato la squadra che si è diretta negli spogliatoi ancora sulle note del neonato coro, con sorrisi a trentadue denti.
A concludere una bellissima giornata due chicche: la dedica al nostro carissimo Orlando Bruno a cui è stato intonato lo stesso coro dedicato a Cardella e la frase di don Gerardo al momento della seconda rete: ”la messa è finita, andate in pace!”.
Carmen Giordano