DA ZERO A DIECI: voto alto alla Nocerina d’ottobre, illuminiamo via dei Molossi!
Si è concluso con un pareggio ad occhiali il big match della nona giornata del girone H di serie D tra Nocerina e Casarano. La gara del San Francesco da zero a dieci!
ZERO gol al San Francesco nel big match del girone H contro la corazzata Casarano. In questa stagione è la seconda volta che la Nocerina non riesce a bucare la rete avversaria. La prima, sempre in casa, era capitata con lo scialbo pareggio contro il modesto Francavilla. Uno zero a zero che lascia intatte le prime posizioni della classifica, con Casarano, Virtus Francavilla e Palmese che non recuperano punti sulla capolista. Senza dubbio un risultato positivo ed importante per la truppa di mister Novelli, che questa volta non ci ha stupito con i suoi cambi, anzi ci ha stupito comunque, non facendoli tutti.
UNO il passo in avanti. Quello fatto verso il vero obiettivo di Silvio Adinolfi, che poi manco a dirlo era lo stesso che volevano anche Casimiro ed Enzo Salzano, l’unità della curva rossonera. Contro il Casarano registriamo piacevoli ritorni nel settore più passionale e colorato del San Francesco. Siano essi di tifosi o di drappi che da tempo non si vedevano in curva. Tutti insieme a sostenere la Nocerina.
DUE le parole che ha proferito Facundo Marquez nei confronti di Leoandro Versienti. Forse il calciatore salentino non ha ben compreso l’attaccante argentino, che si è visto costretto a fare dei gesti eloquenti per indicare al calciatore ospite quale parte del corpo dovesse ancora pestargli e come. Facundo Facundo ti apprezziamo di più quando le mani le usi a mo di mitraglietta e butti giù le difese avversarie, ma quando ci vuole ci vuole. Vai Facu, butta giù le porte.
TRE all’abbandono del viale che porta all’ingresso dell’area parcheggio/spogliatoi. Zero illuminazione del tutto, che non ha fatto bella mostra al termine della sfida con il Casarano. Calciatori che per uscire si sono serviti delle torce dei propri telefonini. Una problematica che probabilmente verrà segnalata da chi gestisce l’ordine pubblico, perché è difficile operare al buio e garantire l’incolumità a tutti. Una situazione già segnalata dalle società sportive che utilizzano la Tensostruttura posta proprio in quell’area. Disagio ancor più importante se si pensa che quel viale ogni giorno è attraversato da tanti piccoli atleti che utilizzano gli spazi, siano essi della pista di atletica o dell’altra struttura presente. D’altronde il San Francesco ha una ferita aperta da anni quando si parla d’illuminazione.
QUATTRO turni consecutivi che la Fidelis Andria porta a casa i tre punti. Dopo l’esonero di Ciro Danucci la squadra pugliese sembra rinfrancata e guai a sottovalutarla. Mister Giuseppe Scaringella ha a disposizione una rosa di tutto rispetto, una delle migliori di tutta la Serie D.
CINQUE mila almeno le presenze al San Francesco per la sfida tra le prime due della classe. A dire il vero si ci aspettava qualcosina in più, ma forse l’inizio alle 14,30 non ha favorito un afflusso maggiore. La spinta del pubblico non si è fermata contro la traversa, quella colpita da D’Agostino ad inizio gara, ma il calore del San Francesco si è sentito per tutto il match. Gli applausi ed i cori di fine gara testimoniano che c’è apprezzamento per l’operato della società e dei suoi tesserati.
SEI stato il tormento per Loiodice per tutta la gara, terminata quasi in contemporanea per i due dirimpettai. Parliamo di Giuseppe Faiello, che ha dato filo da torcere al fantasista della corazzata pugliese. Il buon Nicola, molto spesso, ha perso il duello con Faiello, che come sempre si è fatto apprezzare anche in fase di costruzione della manovra. La sua velocità è servita a dar manforte su tutta la fascia destra e non raramente ha creato anche qualche grattacapo alla difesa avversaria. Tra i migliori in campo ancora una volta il buon Giuseppe, continua così!
SETTE erano le fatiche di Ercole, non meno quelle di Raffaele Novelli. Il tecnico rossonero per tutta la gara ha masticato amaro; in tantissime occasioni si è sciacquato la bocca, usando le classiche borracce che si trovano a bordo campo. Le giocate dei suoi non gli hanno addolcito la bocca, ma forse neanche lui ci ha messo il suo solito contributo in corsa, con i cambi che spezzano le partite, così come capitato anche lo scorso mercoledì ad Ischia. Ci eravamo abituati bene, quindi mister stupiscici ancora!
OTTO-bre è finito. Cinque gare in un mese molto ostico, sulla carta, per la compagine rossonera. Quattro vittorie ed un pareggio, un bottino che avremmo sottoscritto senza alcun dubbio. Siamo quasi ad un terzo della stagione, alcuni equilibri sono chiari, così come gli schemi sono assimilati. La Nocerina è una squadra decisamente importante. Ci piace sottolinearlo per chi faceva stupidi paragoni e forse ancora non è del tutto convinto. Bisogna mantenere la barra dritta e puntare decisi all’obiettivo; si avvicina la fase delicata del campionato che in alcuni casi vede progettualità cambiare. Siamo sicuri che Cosimo D’Eboli ha già trovato rimedio a qualche défaillance dell’organico, che deve essere necessariamente allargato con altri under.
NOVE giornate disputate 23 punti conquistati, forse il miglior inizio in un campionato nazionale della Nocerina. Di sicuro quello migliore negli ultimi 25 anni. Tra i nove gironi della Serie D, condivide con il Livorno il miglior ruolino di marcia. Solo il Tau Altopascio, ancora a zero sconfitte, potrebbe superarli (ha una gara da recuperare). Numeri decisamente importanti che debbono essere la miglior medicina per il gruppo rossonero, che deve ulteriormente convincersi delle proprie potenzialità. Mentre tutto il resto dell’ambiente deve continuare a restare con i piedi per terra e a sostener a più non posso il gruppo di Raffaele Novelli. Un plauso deciso alla società che ha deciso di affidarsi a Cosimo D’Eboli e a mister Novelli.
DIECI ad Alessandro. Un vero fenomeno che suona il tamburo nel settori “Distinti” del San Francesco, un moto incessante per tutta la durata della gara. “Piccoli molossi” crescono ed anche bene. Un’emozione unica vedere con quanta passione suona e cerca di coinvolgere tutto il pubblico alle sue spalle. Ancor più bello è stato vederlo con gli occhi lucidi quando è riuscito nel suo intento, quello di far seguire il suo ritmo dai tifosi rossoneri. Forza Alessandro, con la speranza di averne altri dieci, anzi cento mila di tifosi molossi come te.
Francesco Cuomo