MACINIAMO CHILOMETRI Francavilla in Sinni, la città della certosa











Il primo nucleo di Francavilla in Sinni nacque all’inizio del XV secolo intorno alla certosa di San Nicola in Valle di Chiaromonte. Oggi, è una delle principali mete del Parco Nazionale del Pollino. Soprattutto in estate, attira turisti appassionati di escursioni e tour enogastronomici.
STORIA Le vicende storiche della cittadina lucana sono legate a quelle della Certosa di San Nicola (in passato, uno dei principali complessi monastici della Basilicata). L’insediamento nacque nel 1426 quando il duca Venceslao Sanseverino volle riunire i vassalli del territorio su un colle situato a 421 metri sul livello del mare. Inizialmente chiamata Villa Franca (“cittadina franca”, libera dalle tasse), trasformò il suo nome in Francavilla in Sinni (dal fiume che ne attraversa il territorio). La distruzione della certosa, avvenuta all’inizio dell’Ottocento a causa dell’abolizione dei diritti feudali per opera del governo di Gioacchino Murat, fu un duro colpo per il paese. Molte delle opere d’arte e dei manufatti presenti all’interno del convento andarono perduti.
MONUMENTI PRINCIPALI Fondata in contrada Sant’Elania nel 1395, dell’antica certosa di San Nicola in Valle di Chiaromonte rimangono solo poche mura diroccate. Il centro storico del paese conserva diverse chiese, per lo più del 1800, come il santuario della Madonna di Pompei e le cappelle di Sant’Antonio, di San Giuseppe e dell’Assunta. La struttura principale è dedicata ai santi Felice e Policarpo (patroni di Francavilla in Sinni). Restaurata nel 1957, conserva una “Presentazione al tempio” del XVIII secolo e una “Madonna in trono e santi”. Tra i prodotti tipici del territorio, particolarmente celebre la cipolla bianca, protagonista di molti piatti dell’apprezzata cucina locale.