DA ZERO A DIECI: la Nocerina ha perso la testa!











La Nocerina non va oltre uno scialbo zero a zero contro il Manfredonia. Il Casarano ringrazia e conquista la vetta solitaria della classifica. Il match del San Francesco da zero a dieci!
ZERO alle scene viste al San Francesco, al triplice fischio del signor Ammannati di Firenze. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Basta ritornare indietro di qualche mese e la memoria riporta a Nocerina-Cassino dello scorso mese di aprile per accorgersi che questi episodi, con questa gestione, non sono una novità. Sarebbe da ricordare, che già alcuni tesserati e non, in un mix di “non ricordo” generale, furono squalificati per quelle vicende. Da tempo ci viene da chiedere cosa fanno tante persone a bordo campo, quali siano realmente i loro ruoli, quale siano le loro capacità di gestione di momenti di tensione. Meno di zero a chi rappresenta il sodalizio rossonero, ieri nelle vesti di “impavido Masaniello” alla ricerca di una giustizia sommaria, non gradita e non richiesta. Questa società si riempe la bocca di belle parole, manda messaggi tramite i suoi canali e i preposti alla comunicazione di coinvolgimento e poi, il numero uno del sodalizio, in una giornata di festa (115° Anniversario), si rende artefice di scene di violenza gratuita, appena dopo il fischio finale, in presenza di bambini, famiglie donne e tutto il popolo rossonero che era accorso allo stadio. Zero forse è anche troppo; si, perché questi teatrini post gara non si augura di vederli neanche in terza categoria, e non c’è spiegazione alcuna che possa essere assunta come giustificazione. Riflettete!
UNO il tentativo in sala stampa di dare una “giustificazione” alle scene post partita. Nulla contro l’addetto stampa Nello Ferrigno, che ha cercato di “addolcire” gli operatori della comunicazione, dando una versione sicuramente non sua, sui fatti post partita. “Giustificazione di parte” che assolutamente non sposta una virgola, per le cose a cui ha assistito il pubblico pagante. Un compito “fuori ordinanza” per chi si occupa di comunicazione, che ha cercato di fare l’avvocato d’ufficio per delle gesta “poco qualificanti” di tesserati rossoneri. Ma non va, non era quello che ci si aspettava da una società seria e matura. In sala stampa ci doveva essere la società, che invece di “giustificare” privatamente, doveva metterci la faccia, chiedere scusa ufficialmente e pubblicamente, nei confronti della terna arbitrale, della società ospite, e soprattutto delle famiglie e del pubblico rossonero che aveva assistito ad una “squallida corrida” post partita. Come sempre l’album delle “figurine rossonere” è sempre pronto per essere riempito. Ci rifaremo a Policoro!
DUE i punti persi nella corsa al primo posto. Nulla di irreparabile, il cammino è lungo ed ostico per tutte. La Nocerina ha le carte in regola per riprendersi il primato. Peccato che ancora una volta, non si riesca a sfruttare appieno le gare casalinghe. Una situazione che nella gestione del campionato sta diventando pesante, visto anche che sul terreno amico si sono lasciati punti quasi sempre a squadre pericolanti del girone. Da rivedere!
TRE le squalifiche pesanti che hanno condizionato la prestazione della Nocerina contro il Manfredonia. Considerando anche la situazione infortuni, la formazione rossonera non si è presentata al top alla sfida contro i pugliesi. Situazione di emergenza “gestita in maniera discutibile”. Tutti ma proprio tutti, considerando anche le dichiarazioni del tecnico post partita, si sarebbero aspettati un qualcosa in arrivo dal mercato, che non c’è stato. Ma ovviamente queste “scelte” dovevano già far riflettere prima sull’eventuale adeguamento della rosa, viste le tante uscite delle ultime settimane. Andiamo avanti.
QUATTRO le gare senza gol subiti. L’unico dato positivo di giornata. Certo resta l’amaro in bocca, per una compagine importante come quella rossonera. Al San Francesco domenica era in campo il secondo miglior attacco del girone (la Nocerina), contro la seconda peggior difesa del torneo, quella pugliese.
CINQUE gli attaccanti schierati da Camilongo nel match contro il Manfredonia. Favetta, Addessi e Felleca dal primo minuto a cui poi si sono aggiunti Vono ed il giovane Carnevale che forse predilige giocare a centrocampo. Cinque attori, che nel corso della gara hanno prodotto davvero pochi pericoli alla porta difesa da Vittorio Antonino. A memoria, palo di Felleca compreso, ricordiamo sono altri due tiri nello specchio della porta pugliese.
SEI come i pareggi casalinghi della Nocerina, nell’attuale stagione. Un trend casalingo decisamente pessimo per una compagine che punta a vincere il campionato. Quattro dei quali per giunta arrivati contro avversarie che lottano per la salvezza. A loro si aggiunge la sconfitta interna patita con il Martina, portando ad un bottino lasciato sul terreno amico di ben 15 punti. Davvero tanti per chi punta al vertice. Per fortuna fuori casa la marcia è decisamente differente.
SETTE per dieci, 70. Come l’articolo delle N.O.I.F. “ Diritto di accesso alle manifestazioni calcistiche” che la Nocerina ha violato in occasione della gara contro il Manfredonia. La società rossonera, a quanto ci risulta è già stata segnalata, “atto d’ufficio”, agli uffici competenti dell’Aia e FIGC. Infatti in occasione della giornata rossonera, la società di via Cafiero, con un atto di totale sfregio alle normative vigenti, non ha concesso gli accrediti agli aventi diritto: FIGC, Coni, Aia. Calpestando un diritto sancito dal regolamento della FIGC. Una vicenda che potrebbe avere anche risvolti sanzionatori importanti, al di là della consueta brutta figura, così come fu alcuni anni or sono per il Cosenza, che fu multato per 15,000 euro, con squalifica dell’attuale presidente per sei mesi. Una vicenda che si aggiunge ad una domenica da dimenticare.
OTTO era il voto che avevamo dato al terreno della Nocerina appena qualche mese fa. Giudizio che va decisamente rivisto, considerato l’attuale stato pre-comatoso in cui versa. Dalla semina di novembre il verde non è più lo stesso. Assolutamente non si può imputare ad un freddo che le nostre terre, in realtà non hanno visto. Dalle abbondanti piogge dell’otto dicembre scorso sono passati due mesi e il nuovo prato non si è rivisto. Il cambio di manodopera non ha rispettato al momento gli standard qualitativi della gestione precedente, perché? Peccato aver perso, anche in questo caso, una buona occasione.
NOVE più quattro, 94 come il numero di maglia di Ciro Favetta. Il centravanti ex Ischia, al debutto da titolare al posto dello squalificato Marquez, ha deluso le aspettative. Prestazione purtroppo non sufficiente, anche a causa dei pochi rifornimenti ricevuti dai compagni. Dopo gli ottimi sprazzi visti contro Nardò e Fidelis Andria sono spuntate, puntuali, le vedove di Ferrari.
DIECI alla passione rossonera. Uno spettacolo continuo quello offerto dal cuore molosso. Una coreografia mozzafiato, per festeggiare degnamente il centoquindicesimo anniversario della amata Nocerina. Ancora una volta, come sempre, a vincere è la passione di un popolo che dal 1910 si stringe attorno al bicolore. Lunga vita e FORZA NOCERINA SEMPRE!
Francesco Cuomo