DA ZERO A DIECI: pareggio, rammarico, riconoscenza e silenzio











Secondo pareggio consecutivo per la Nocerina, che impatta per uno a uno sul rinnovato manto sintetico di Gravina. Il match del “Vicino” da zero a dieci.
ZERO i tesserati della Nocerina che al termine della sfida contro il Gravina si sono soffermati ai nostri microfoni. Una scelta precisa della società di via Cafiero che ci auguriamo possa rientrare il prima possibile, per non deludere i tanti tifosi molossi che ci seguono da ogni parte del mondo. Con la certezza di ritrovare lo spirito di collaborazione e il rispetto dei ruoli che da sempre ci ha contraddistinto (e continua a farlo) nel rapporto con le varie società che si sono susseguite al timone della Nocerina. Del resto, abbiamo una sola grande cosa in comune: la passione per la nostra squadra del cuore.
UNO, il primo gol di Riccardo Vono in maglia rossonera. L’attaccante esterno classe 2000, nativo di Domodossola, ha realizzato il gol del momentaneo vantaggio rossonero dopo circa dieci minuti dal suo ingresso in campo al Vicino di Gravina in Puglia. Lo aveva cercato qualche minuto prima, quando a pochi passi da Zanin è scivolato al momento dell’impatto con il pallone. La sua prima gioia personale arriva dopo un infortunio che lo ha tenuto fuori dal terreno di gioco per qualche gara; in precedenza si era fatto apprezzare per 4 splendidi assist durante il corso della stagione. Forza Riccardo
DUE i pareggi consecutivi che hanno fatto perdere la testa della classifica alla Ncoerina. Il primo, quello interno contro il Manfredonia, con una prestazione abulica, condizionata fortemente dalle assenze. Il pareggio nel ritrovato “Vicino” di Gravina arriva dopo una prestazione decisamente migliore, dove la Nocerina è andata vicino al gol in diverse circostanze. Una partita dai due volti, dove nella prima mezz’ora di gara si è fatta preferire la formazione di casa, per poi venir fuori quella rossonera. Peccato per il gol arrivato nei minuti di recupero, che ha smorzato la gioia in gola del popolo rossonero.
TRE come le sostituzioni operate da Sasà Campilongo nella gara del “Vicino”. Il tecnico napoletano non ha sfruttato per intero la possibilità di mettere forze fresche in campo, di spezzare il ritmo degli avversari e di perdere tempo ulteriore nei minuti di recupero. Il terzo difensore centrale inserito al 45’ del secondo tempo, con l’ingresso di Sparandeo in luogo di Felleca, ha abbassato il baricentro della Nocerina permettendo ai padroni di casa di spingersi con più facilità nel forcing finale, che ha portato al gol del pareggio al 48’. Una casualità, non è la prima volta che accade, segno evidente che la Nocerina non riesce ad arroccarsi in difesa per difendere il risultato.
QUATTRO i punti che separano la Nocerina dalla capolista Casarano. Per la prima volta in stagione la formazione rossonera è così distante dalla vetta, non era mai capitato. Vetta che ha occupato per ben 14 volte su 24 giornate. Nel girone di ritorno, su sette gare giocate, la Nocerina ha vinto quattro volte e pareggiato tre, mentre la capolista ha vinto sei e pareggiato una sola volta, contro il Martina. La differenza è tutta lì, in due maledettissimi pareggi casalinghi che gridano vendetta.
CINQUE le gare da disputare al San Francesco fino al termine della stagione regolare. Un trend casalingo da migliorare assolutamente, per restare attaccati al gruppo di testa. Sfruttare al massimo le gare interne è un obbligo per la formazione di Campilongo, in considerazione anche del fatto che il calendario ci mette di fronte tutte squadre di “seconda fascia”, che sicuramente venderanno cara la pelle; la grinta dei molossi dovrà necessariamente avere la meglio. Forza ragazzi.
SEI i punti persi nei minuti di recupero dalla Nocerina 2024/25. È la terza volta che i molossi sui titoli di coda perdono l’occasione di portare a casa l’intero bottino. Due volte si sono fatti raggiungere, in casa dal Matera e domenica scorsa a Gravina ed in un’altra occasione non hanno messo a segno in pieno recupero la più ghiotta delle occasioni, dagli undici metri, con il rigore sbagliato contro il Costa d’Amalfi. Un vero peccato, un bottino che se ottenuto per intero poteva farci raccontare un’altra stagione, ma con i se e con i ma, non si va da nessuna parte. Ci vuole grinta e determinazione fino alla fine. “Partita finisce quando fischia l’arbitro” (cit.)
SETTE come i numeri di maglia di due calciatori che hanno dato vita a un vero e proprio duello “rusticano” al Vicino; si tratta dei giovani Marco Meliddo classe 2005 da un lato e Antonio Barone classe 2006 dall’altro. Una sfida senza esclusione di colpi, che ha visto i due protagonisti giocare a buoni ritmi e, come per il punteggio finale del match, anche questo duello non ha visto vincitori o vinti. Due buoni prospetti che potranno dire la loro anche nel futuro prossimo. Continuate così!
OTTO alla solita accoglienza riservata agli operatori dell’informazione al “Vicino” di Gravina. Non una novità, il sempre cordiale e disponibile Giosafat, coadiuvato da Salvatore, hanno reso la permanenza negli spazi ristretti del Vicino meno “faticosa”. Voto determinato dall’unica pecca: in quell’ambiente non si fuma! Grazie per la cordialità.
NOVE, ma anche dieci alla riconoscenza dimostrata dall’FBC Gravina nei confronti del presidente della Nocerina Raffaele Stella. Nella gara d’andata, subito dopo il triplice fischio, nell’area parcheggio destinata alle società, una crisi epilettica colpì il dirigente pugliese Giuseppe Festa. Il patron rossonero, con tempismo eccezionale, evitò con la manovra di Heimlich, che il malcapitato dirigente potesse soffocare a causa di una glossoptosi. Dieci a Raffaele Stella che aiutato dal dottor Giovanni D’Auria, subito intervenuto, ha evitato una “tragedia” ed ha meritato in pieno l’omaggio e la riconoscenza del Gravina e del sindaco della cittadina pugliese, nonché l’applauso di tutto il pubblico presente al “Vicino” la scorsa domenica.
DIECI le gare al termine della stagione regolare. Trenta i punti in palio, diversi scontri “diretti” da disputare per le quattro regine del girone. Il Casarano conduce a più 4 su un terzetto formato da Andria, Martina e Nocerina; un bottino importante, ma un distacco colmabile da tutte, visti anche i confronti da giocare. Quindi guai a mollare la presa. Di sicuro non lo faranno i calciatori rossoneri, ma non dovranno farlo neanche i sostenitori dei molossi. Il cammino è ostico per tutte e la Nocerina non può e non deve perdere l’entusiasmo della sua gente. Spingiamo insieme i ragazzi oltre l’ostacolo, ad iniziare dalle gare interne, facendo sentire il calore del popolo rossonero. I conti li tireremo in seguito. FORZA NOCERINA!
Francesco Cuomo