Un campo da gioco messo a nuovo, una Nocerina ripristinata, accoglienza stellata, qualche imprecazione, pioggia, freddo e vento.
Questi i protagonisti della giornata di ieri in quel di Gravina in Puglia dove, allo Stadio comunale “Stefano Vicino”, la Nocerina di Sasà Campilongo si è fatta soffiare la vittoria dal sotto al naso, riuscendo a sudare un solo punto.
Difficile riuscire a parlare dell’ennesima delusione, sopratutto quando questa non deriva dal risultato in sé ma da una prestazione scialba: senza arte né parte ad eccezione, chiaramente, dei soliti elementi che provano a fare la differenza.
Difficile anche sentirsi all’altezza di mantenere vivo l’entusiasmo per i noti progetti iniziali.
A questo punto, probabilmente, molti amici tifosi avranno tirato le somme, qualcun altro, invece, avrà deciso di non farsi condannare, ancora, dai numeri. Lecita confusione.
Proprio in questi momenti è fondamentale ricordarsi che, citando il buon Carmine Apicella: “alle volte è dura perché è davvero difficile fare il proprio “lavoro”, per motivi logistici, tecnici o altro. Rifarei tutto?
Non si smette mai di rincorrere i propri sogni!”
Carmen Giordano
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