MACINIAMO CHILOMETRI Gravina, la città scavata nella roccia











Situata nel cuore della Murgia, in provincia di Bari, Gravina è una città accogliente e ricca di storia. È stata realizzata presso un profondo crepaccio di roccia calcarea, simile a un canyon, scavato dal torrente Gravina. Qui si aprono le gravine della Murgia, profonde gole carsiche dalle quali la città prende il nome (le più famose sono il Pulicchio di Gravina e la Grave di Faraualla).
STORIA Il territorio conserva tracce di frequentazione umana che risale alla preistoria (sin dal Paleolitico), tuttavia, fu durante l’epoca romana che la città iniziò a svilupparsi come un importante centro abitato. Silvium, l’antica città, era situata lungo il ramo della via Appia che collegava Benevento e Taranto. Nel medioevo, divenne un centro di grande importanza sotto il dominio dei Normanni e successivamente degli Svevi. Federico II di Svevia contribuì alla fortificazione e allo sviluppo della città. Durante il periodo rinascimentale e barocco, Gravina conobbe un nuovo splendore, testimoniato dalla costruzione di numerose chiese, palazzi e opere d’arte.
MONUMENTI PRINCIPALI Il quartiere Fondovico è uno dei rioni più interessanti della città. È caratterizzato da case scavate nella roccia, dette case-grotta”, che hanno poco da invidiare ai più celebri Sassi di Matera. Situata su un’altura che domina il centro, la cattedrale di Santa Maria Assunta è uno dei simboli di Gravina. Costruita nel XIII secolo, è un perfetto esempio di architettura romanica pugliese, con elementi gotici aggiunti successivamente. Merita un cenno anche la chiesa rupestre di San Michele delle Grotte, interamente scavata nella roccia, risale al periodo altomedievale ed è decorata con affreschi bizantini. Costruito nel XVIII secolo, il ponte-acquedotto della Madonna della Stella collega le due sponde della gravina ed è stato utilizzato per secoli sia come ponte pedonale che per trasportare l’acqua alla città. Nei pressi del confine con Matera, è emerso, negli ultimi anni, un vulcano di fango, testimonianza della continua opera di trasformazione dell’ambiente naturale intorno alla città.