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Il prossimo avversario: l’Alma Juventus Fano

L’Alma Juventus Fano (l’antica denominazione è stata ripristinata l’estate scorsa sostituendosi a quella di Fano calcio) è stata ripescata in Seconda Divisione dopo il secondo posto nell’ultimo campionato di serie D. Un ritorno fra i professionisti in linea con la storia del club granata, che tra la metà degli anni ’70 e l’inizio del 2000 aveva partecipato ininterrottamente ai campionati di C, lottando in un paio di occasioni anche per una storica B, e che invece nel nuovo millennio ha conosciuto diverse stagioni in D. L’organico è stato rinnovato praticamente per metà rispetto a quello che aveva condotto a lungo la classifica nell’ultima stagione, salvo poi essere superato dalla Pro Vasto in un controverso finale. Nuovo anche l’allenatore, quel Giovanni Cornacchini, fanese purosangue, alla sua prima esperienza professionistica da tecnico dopo che da calciatore aveva conquistato anche uno scudetto col Milan e segnato gol a raffica con tante maglie diverse, soprattutto in C ma anche in B.

La partenza è stata molto problematica. Quattro punti nelle prime sette giornate, nonostante la difesa sia quasi sempre risultata la meno battuta dal girone. Da quando però l’attacco si è sbloccato, i granata sono decollati. Sette le vittorie nelle ultime nove giornate, con due sole sconfitte a Gubbio e Lucca. La retroguardia resta la meno perforata, ma la squadra va regolarmente in gol da nove domeniche. Nessuno ha fatto più punti dell’Alma Juventus negli ultimi due mesi e il “Mancini” si sta rivelando un autentico fortino (cinque vittorie nelle ultime cinque uscite casalinghe). Ciò nonostante l’obiettivo  resta quello di una salvezza da guadagnare il più in fretta possibile.

Individuato, nel frattempo, anche l’assetto tattico più funzionale, dopo gli esperimenti di inizio stagione legati anche alla necessità di portare alla migliore condizione elementi arrivati in tempi diversi, come l’attaccante Pazzi, prelevato dall’Angolana e di ritorno a Fano, e il centrocampista Marinucci Palermo, lo scorso anno al Gela. Cornacchini attua un 4-4-2 che però diventa 4-3-3 in chiave offensiva, vista che il centrocampista di destra (Ambrosini, altro volto nuovo, ma anche altro fanese) è un attaccante prestato a quel ruolo. In porta c’è il giovane Lombardi, di cui l’Ancona ha rinnovato il prestito, i centrali sono Cacioli (altro ritorno) e capitan Fenucci, i terzini Bruno, altro ’90 prelevato dal Napoli, e il veterano Amaranti, più di cento partite col Fano. Marinucci Palermo fa da schermo davanti alla difesa, l’irriducibile Ionni, che è uno dei confermati, e l’italo argentino Baratteri, grande rivelazione, sono gli altri componenti del centrocampo. Davanti muovono Bartolini, alla sua terza stagione a Fano e riferimento indiscusso del reparto (5 gol quest’anno), e Pazzi. Ma la panchina ha dimostrato, nelle ultime settimane, di poter essere decisiva, in particolare con gli altri due attaccanti, il francese di colore Trudo e l’uruguaiano Invernizzi. Importanti anche gli apporti del difensore Savini e dell’esterno Carbonari, in gol domenica scorsa contro l’Itala San Marco, senza dimenticare l’espero Marchetti, faro della squadra che in D aveva molto bene impressionato anche per la cifra di gioco.

In previsione di Nocera Cornacchini dovrà però fronteggiare l’emergenza difesa. Fenucci è stato fermato per tre giornate dopo l’espulsione di domenica, Cacioli, già diffidato e nuovamente ammonito, per una. Tra le seconde linee, il solo Savini è difensore centrale e sarà dunque necessario qualche adattamento. Infortunato il solo Rubechini, giovane centrocampista che sta recuperando da un intervento al menisco.


fonte: redazione Radio Fano

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