Il prossimo avversario: AS CITTADELLA










UN PO’ DI STORIA. L’A.S. Cittadella nasce nel 1973 dalla fusione di Cittadellese e Olimpia, già esistenti rispettivamente dal 1920 e dal 1948. il colore sociale è il granata.
L’idea di questo sodalizio è di Angelo Gabrieli, che si prefigge lo scopo di portare nella città il calcio che conta. I primi anni sono difficili, a causa dei rapporti non proprio idilliaci tra i rappresentanti di Cittadellese e Olimpia. Nel 1980 arriva il primo titolo: la Coppa Italia Dilettanti, seguita nel 1988-89 dalla promozione in serie C2. Nella stagione 1997-98 arriva sulla panchina granata Ezio Gleraen, che grazie al suo 3-3-4 piuttosto spregiudicato riesce a conquistare la promozione in serie B nell’arco di tre stagioni. La soddisfazione dura, però, due sole stagioni, visto che nel 2001/2002 i granata si classificano al diciottesimo posto e retrocedono di nuovo in serie C1. I veneti provano subito la scalata alla serie B, ma l’obiettivo viene raggiunto solo nel 2008, quando battono in finale play off LA Cremonese. Nelle due stagioni successive il Cittadella raggiunge due piccoli ma importanti traguardi: nel 2009-2010 la possibilità di disputare i play off, visto il sesto posto conquistato in campionato (sconfitta in semifinale con il Brescia), nel 2010-2011 la soddisfazione di avere in squadra il capocannoniere del torneo, Federico Piovaccari con ventitre reti.
LO STADIO. Lo stadio che ospita le gare interne del Cittadella è il Piercesare Tombolato, inaugurato nel 1981-82, quando i granata militavano ancora in Interregionale. L’impianto sportivo presenta un unico settore coperto, la tribuna ovest. La curva nord è riservata alle tifoserie ospiti, mentre i supporters granata si sistemano in tribuna ovest. La sua capacità è di 7623 posti a sedere.
I PRECEDENTI. Vista la storia relativamente breve del Cittadella non vi è nessun precedente con la Nocerina, che sabato scenderà per la prima volta nella sua storia sul rettangolo verde del Tombolato.
IL CITTADELLA OGGI. L’obiettivo del Cittadella in questa stagione è quello di raggiungere una salvezza tranquilla. L’inizio di stagione è, a tal proposito abbastanza promettente, visto che i veneti hanno sette punti in classifica, frutto di due vittorie, un pareggio e tre sconfitte (quella più netta e sentita dalla piazza il 4 a 1 nel derby casalingo con il Padova).
L’allenatore del Cittadella è Claudio Foscarini, ex centrocampista tra le altre di Atalanta e Piacenza, che è alla settima stagione consecutiva sulla panchina granata.
Il modulo che utilizza è, quasi sempre, il 4-4-2 anche se in alcuni casi non gli dispiace schierare una squadra più offensiva. Il portiere titolare è Cordaz, che ha alle spalle un’esperienza nella primavera dell’Inter. La difesa è composta da Scardina, De Vito, Martinelli e Pellizzer, con i vari Vitofrancesco e Gorini pronti a subentrare. A centrocampo l’elemento di maggiore affidabilità è Job, titolare in massima serie con la Sampdoria prima, con l’Ascoli poi. A completare il quartetto di titolari ci sono Di Roberto, Magallanes e Schiavon. Valide alternative sono Marchesan e Schiavon. L’attacco ruota attorno a Di Carmine, classe ’88 scuola Fiorentina. Accanto a lui si alternano Bellazzini e Maah.
Squadra piuttosto compatta quella di Foscarini, che vorrebbe approfittare del fattore campo e aggiudicarsi un importante scontro salvezza contro la Nocerina, diretta concorrente dei veneti per la permanenza in cadetteria.
Valerio D’Amico, ForzaNocerina.it