Juve Stabia: Palazzi chiede 9 punti per le vespe, 6 per il Sorrento










Clamoroso, Stefano Palazzi ha richiesto alla Commissione Disciplinare di penalizzare con ben 9 punti la Juve Stabia e con 6 il Sorrento. Il procuratore federale ha inoltre chiesto una squalifica di 3 anni e 3 mesi per Roberto Amodio, deferito assieme al club lo scorso 2 agosto. Incredibilmente lieve la penalizzazione per i costieri, deferiti anche il match contro il Taranto per cui fu deferito l’allora patron Antonino Castellano per omessa denuncia. Ora spetterà alla giustizia sportiva decidere se accogliere totalmente o parzialmente le richieste pervenute questo pomeriggio. Dovessero essere confermate, per i gialloblù di Braglia si tratterebbe di una beffa atroce, dato che si ritroverebbero clamorosamente a 0 punti in classifica proprio dopo tre vittorie consecutive. Mister Braglia aveva sempre predicato calma nelle settimane scorse quando era stato chiamato in causa sull’argomento, ma difficilmente, a due giorni dal delicatissimo match interno contro l’Ascoli, la squadra non risentirà del possibile eclatante salto all’indietro.
“Nel suo discorso preliminare, e di questo attendiamo anche la registrazione dell’intervento, Palazzi ha accostato la penalizzazione inflitta alla Juve Stabia alla lotta alla camorra che il sindaco Bobbio sta facendo a Castellammare – ha detto il consigliere comunale Giuseppe Mercatelli – Un accostamento fatto senza alcuna logica e sin troppo speculativo che mortifica l’intera Castellammare sportiva. Mai e poi mai, nella storia stabiese, si è stati tacciati o criminalizzati come ha fatto con troppa semplicità Palazzi. Da fiero ed orgoglioso cittadino stabiese, e anche da amministratore della maggioranza del sindaco Luigi Bobbio, credo sia doveroso intervenire e stare al fianco del sodalizio stabiese per una battaglia che dovrà far riemergere la verità e non la presunta e faziosa giustizia che, con troppa facilità, accosta il fenomeno della delinquenza all’attuale Juve Stabia. Se qualcuno ha dei piani strategici per far scomparire il calcio a Castellammare – continua Mercatelli – , penso che abbia intrapreso una strada completamente sbagliata. Personalmente farò di tutto per sostenere, non solo moralmente, questa battaglia e difendere una società, una squadra, che da oltre 100 anni porta in giro l’immagine di una Castellamare sana, pulita e civile”.
In serata la società ha diramato un proprio comunicato sulla vicenda: Siamo profondamente amareggiati per la richiesta di penalizzazione effettuata dal Procuratore Federale, dott. Stefano Palazzi, di nove punti di penalizzazione per la S.S. Juve Stabia e di tre anni e tre mesi di inibizione per Roberto Amodio. Lo siamo prima come uomini che hanno sempre cercato di impartire ai propri figli un sentimento di legalità e rispetto delle regole, lo siamo come cittadini di Castellammare di Stabia, città che amiamo e che non si distingue nel mondo per la sola presenza della criminalità organizzata, per come molti hanno interesse a far credere, ma soprattutto per la sua storia imprenditoriale, culturale ed artistica, nonché per aver dato i natali ad illustri personalità. Lo siamo, infine, come imprenditori che, in un momento di crisi globale, investono nel mondo del calcio e ciò per continuare a far sognare migliaia di tifosi che, almeno per un giorno, si dimenticano della crisi occupazionale e degli altri problemi che affiggono la città di Castellammare di Stabia. Vogliamo aggiungere che confidiamo ancora e seriamente nella giustizia sportiva e siamo certi che l’esito del processo riuscirà a stabilire la verità dei fatti e l’assoluta estraneità della società, che rappresentiamo, a qualsiasi tipo di combine. Per ultimo, consentiteci, di fare un plauso alla squadra ed ai tecnici che, sul campo, hanno dimostrato e dimostreranno il loro valore, l’attaccamento alla maglia e la ferma volontà di rimanere in serie B. Nonché ai tifosi, che hanno dato segni di grande maturità e siamo sicuri che continueranno a darli. Precisiamo, infine, che per nostra indole non ci fermeremo, adendo sempre esclusivamente le vie legali, davanti a nessuna decisione che riterremo ingiusta e combatteremo fino alla fine per fare emergere la nostra estraneità.
Gioacchino Roberto Di Maio, www.stabiachannel.it