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MODENA, sei mesi con la porta aperta

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Per il Modena è scattata l’emergenza difesa. Non solo perché il reparto arretrato è decimato dalle assenze, ma anche perché i numeri di queste prime nove giornate dicono chiaramente che la squadra gialloblù ha proprio nella difesa il suo tallone d’Achille. Sedici gol in nove partite sono tanti, la media è vicina ai due gol al passivo a gara. Quella del Modena non è la peggior difesa della B e hanno fatto peggio l’Albinoleffe (21), Gubbio ed Empoli (19) e Pescara (17), anche se la squadra di Zeman è tendenzialmente votata al suicidio per il modo di interpretare le partite del suo allenatore. Tornando al Modena, c’è però da aggiungere un altro dato negativo, oltre alla tipologia di gol subìti, molti dei quali sono frutto di errori individuali dovuti alla mancanza di concentrazione. La squadra di Bergodi, infatti, non riesce a chiudere una partita con la porta inviolata e questa lacuna è costante, quasi fosse un marchio di fabbrica. In nove gare di questo campionato, infatti, il Modena non ha mai concluso una partita senza subire gol e se vogliamo aggiungere anche la stagione scorsa, vediamo che sono ben 17 le partite consecutive in cui il Modena subisce almeno un gol. L’ultima volta senza reti al passivo risale al match di Livorno del 2 aprile scorso (vittoria per 1-0), dopo di ché Alfonso, Guardalben e Caglioni hanno sempre dovuto inchinarsi almeno una volta per raccogliere la palla nel sacco. Otto partite del campionato scorso, nove di quello attuale, che in totale fanno 17 partite con almeno un gol al passivo. Si tratta di un dato sul quale riflettere, anche in previsione della partita di sabato a Nocera, quando i gialloblù, raffazzonati o no, dovranno cercare di serrare la porta a doppia mandata, anche perché finire a reti inviolate significa portarsi a casa almeno un punto, che, di questi tempi di vacche magre, non sarebbe poi da disprezzare. Il ruolino di marcia dei gialloblù in questo disgraziato avvio di stagione porta a considerare le cifre quasi tutte in negativo, anche in relazione alle stagioni scorse. Detto che non si tratta del peggior avvio di stagione degli ultimi dieci anni (la fascia nera resta sempre al Modena di Zoratto 2008-2009 con cinque punti su 27), c’è da aggiungere che il Modena non vince da sei turni, ovvero dalla terza giornata, quandò al Braglia superò il Pescara 3-2 al termine di una pazza partita. Quella è anche rimasta l’unica vittoria stagionale dei canarini. Il digiuno comincia a farsi abbastanza lungo. Nell’era Bergodi, comunque, non è la serie negativa più lunga. Lo scorso anno il Modena rimase senza successi per otto turni, cioè dalla terza giornata, quando battè il Padova al Braglia, fino alla dodicesima, quando andò a violare il campo del Pescara. Nel corso dello stesso campionato il Modena è rimasto senza vittorie anche per 5 turni di fila (dalla sedicesima alla ventesima) e per sette (dalla prima di ritorno quando vinse a Piacenza, all’ottava, quando violò il Castellani di Empoli). Altro digiuno nel finale di stagione, quando la vittoria è mancata dalla quattordicesima alla ventesima di ritorno (sei turni). La serie di sei partite senza vittorie non è la peggiore degli ultimi anni. Due stagioni fa il Modena di Apolloni dopo aver vinto il 13 marzo a Reggio Calabria per 1-0, rimase otto turni senza vincere, fino al primo maggio, 2-1 sul Cittadella. Fu anche l’astinenza più lunga della gestione Apolloni. Il Modena di Zoratto (2008-2009) rimase sette turni senza vittorie, con cinque sconfitte consecutive nelle prime cinque, poi due pareggi e finalmente una vittoria per 1-0 sul Piacenza nell’ottava. Ma l’astinenza più lunga che si ricordi (almeno per i tempi più recenti) è quella della stagione 2007-2008, con Mutti all’inizio poi sostituito a metà stagione da Zoratto. I gialloblù vinsero alla seconda di ritorno con il Piacenza in casa, poi dovettero aspettare la diciannovesima giornata per riassaporare il gusto della vittoria, quando superarono in trasferta il Frosinone per 4 a 2. Dunque furono ben 16 i turni consecutivi senza vittorie, un record negativo che il Modena di Bergodi certamente non vorrà neppure avvicinare, nonostante il disastroso avvio.  

 

Andrea Rughetti, L’Informazione di Modena

 

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