Nocerina dove sei?










C’era una volta il San Francesco: un catino, uno stadio che faceva tremare i polsi solo al pensiero, una fortezza inespugnabile; ora è diventato terreno di conquista. C’era una volta il San Francesco, ora non c’è più! L’ultima squadra, in ordine di tempo, ad aver violato per l’ennesima volta questo storico impianto è stato il Cittadella. Una buona compagine, ben organizzata ma niente più, eppure la Nocerina riesce nell’impresa di far diventare grande chiunque, sì perché spesso sono ben pochi i meriti degli avversari e molti i demeriti propri. Così è stato pure ieri, nella partita della vita, nel match di dentro o fuori i molossi (di questi periodi anche il simbolo poco si addice!) hanno fallito clamorosamente, si attendeva una prova di carattere ma niente di tutto ciò. Un primo tempo del tutto anonimo, il solito clamoroso errore difensivo, stavolta complice anche Concetti che sin qui era stato un baluardo con le sue strepitose parate, hanno regalato il vantaggio ai Veneti che senza strafare hanno portato a casa un successo inaspettato. I rossoneri non sono stati in grado di recuperare il risultato nemmeno in superiorità numerica, quando la giusta espulsione di Gasparetto, al 3′ della ripresa, ha lasciato in dieci i suoi. Auteri ha cercato di mischiare le carte, ha cambiato anche modulo è passato al 4-3-3, poi al 4-2-3-1 ma la sensazione è che ormai anche lui abbia perso la bussola. Pomante prima e Mingazzini dopo a fare i terzini, la coppia Bruno-Parola, nessuno dei due incontristi, sin dall’avvio, riproporre Farias che è da oltre un mese fuori forma, insomma il campionario è davvero vasto. La sensazione già maturata dopo il capitombolo di Torino si fa sempre concreta e cioè che Auetri e il suo modulo sono inadatti ad un torneo lungo e difficile come quello della B. E’ vero che anche contro il Cittadella la rete è stata frutto dell’errore del singolo ma la situazione va contestualizzata in un’ottima più ampia. La difesa è stata presa di filata perché si alza troppo, lo prevede lo schema di Auteri, basta, quindi, un passaggio in profondità per far trovare il giocatore avversario davanti alla porta. Non c’era, inoltre, quell’incontrista che avrebbe dovuto garantire un’adeguata protezione al reparto arretrato, la squadra, quindi, parafrasando il buon Oronzo Canà, “mancava di collegamenti”. Sulle fasce eccezion fatta per Laverone, un’ottimo acquisto, Bolzan ormai è sempre più un corpo estraneo ed inadatto a questa categoria. Detto di Farias in piena involuzione, lo stesso Castaldo pur avendo segnato l’inutile rete a Torino non è che stia attraversando un periodo eccellente, mentre Pagano deve ancora far fare il salto di qualità. Con questo quadro poco edificante ormai bisogna vivere alla giornata, l’unica cosa incoraggiante è la classifica, la Nocerina pur continuando a perdere resta sempre aggrappata, la salvezza rimane a 6 punti, le altre concorrenti continuano a frenare tutte. Sabato prossimo c’è la sosta, quanto mai opportuna per Castaldo e compagni che avranno quindici giorni per guardarsi in faccia e lavorare, l’obiettivo è non continuare ad infangare la gloriosa maglia rossonera, specie alla ripresa quando è in programma il derby con la Juve Stabia, quale grande occasione…
Roberto Errante, ForzaNocerina.it (foto ©2012 di Ciro Pisani)