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SFIDE: Evacuo contro Grassi, Hottor occhio a Caponi

La Nocerina farà visita alla ‘matricola terribile’ di questo torneo, il Pontedera di mister Paolo Indiani, squadra che sta attraversando un periodo un po’ così, avendo sofferto molto due settimane fa nel 2-2 casalingo col Prato e reduce dall’umiliante manita rimediata in quel di Frosinone. Ai rossoneri non è andata molto meglio: le quattro reti subite a Prato si affiancano al poker casalingo impartito dal Catanzaro due domeniche fa.

I granata hanno come unico obiettivo quello di tornare a vincere, i Fontana’s boys sono alla disperata ricerca di un risultato che possa in qualche modo dare una svolta, tutto ciò passerà attraverso gli incroci individuali ai quali sicuramente assisteremo in campo. Vediamo allora insieme le…SFIDE:

IL PROTAGONISTA INASPETTATO CONTRO IL DIO MINORE. Luigi Grassi è sicuramente una delle più liete sorprese di questo avvio di torneo: già sei marcature in otto presenze in campionato, sicuramente niente male per il fantasista di una neopromossa, tra l’altro capocannoniere di questo torneo pur giocando seconda punta (seppur in coabitazione col compagno di squadra Arrighini e Rachid Arma del Pisa). Classe 1983 e toscano DOC, nato a Castelnuovo Garfagnana (LU), Grassi cresce nella squadra del suo paese e vi milita per sette stagioni consecutive in C2 senza però incidere molto: solo diciassette le marcature complessive con la maglia dei lucchesi. Va molto meglio nel 2007-08, quando passa al San Marino dove rimane per tre stagioni poi la Lucchese in C1, indossando però la maglia rossonera per una sola stagione. E’ la sua svolta, per certi versi inaspettata: Grassi torna in quarta serie andando in doppia cifra col Borgo a Buggiano ed esplode a Pontedera nel torneo seguente, andando a bersaglio ben 22 volte in 33 partite. Nell’estate 2013 si prospetta un trasferimento alla più blasonata Salernitana, poi alcuni disguidi tra calciatore e società, con annesso strascico di polemiche, lasciano in Toscana la bocca di cannone più grande nell’artiglieria di mister Indiani.

Il suo corrispettivo nelle fila rossonere è Evacuo, passato e presente di una Nocerina che per evidenti motivi non può che considerarsi completamente diversa da quella dell’anno scorso. Ma il minimo comun denominatore c’è, e porta il cognome dei fratelli di Pompei. Più piccolo di bomber Felice (31 anni l’Animale, 26 lui), Davide Evacuo cresce nella Scafatese in Serie D, navigando nel dilettantismo per anni ed anni, vestendo le maglie di Lavagnese ed Orvietana fino a raggiungere l’apice in Eccellenza con la Giorgio Ferrini Benevento andando in doppia cifra. Il ragazzo non spicca però il volo fino a due stagioni fa, con l’exploit a Sarno, 24 gol in 23 partite giocate, poi Gladiator, le venti marcature a Vico Equense e infine la Nocerina, prima avventura tra i professionisti. Evacuo, due reti finora, potrebbe diventare, seppur con i suoi limiti, una gradita sorpresa. Resta da sperare che l’impegno del ragazzo venga premiato.

IL GHANESE AFFRONTA IL CAPITANO. Un giovane di belle speranze, che non è partito a mille ma potrebbe distinguersi per talento e freschezza che solo un ventenne può avere. Edmund Etse Hottor è una delle giovani promesse dei molossi guidati da Gaetano Fontana. Classe 1993, condivide i natali (è ghanese, della capitale Accra) con alcuni suoi colleghi decisamente più celebri come Michael Essien e Stephen Appiah. Hottor assaggia subito l’Italia da giovanissimo: a soli 17 anni debutta in Serie B con la Triestina guadagnandosi tre presenze nel campionato cadetto, per poi essere notato dal Milan. Da lì l’escalation nel settore giovanile del Diavolo, una stagione da comprimario ed un’altra da titolare portano il giovane Edmund di nuovo in B a Lanciano. La prima vera occasione per questo ragazzo è quella di Nocera, poiché c’è davvero bisogno del suo (almeno fino ad ora) intermittente talento in mezzo al campo.

Numerosi saranno gli incroci a centrocampo col capitano granata Andrea Caponi: se da una parte la Nocerina ha bisogno di Hottor dall’altra il Pontedera non può certamente prescindere dal proprio faro in mediana. Venticinquenne, cresciuto nella Valenzana, ha disputato tre stagioni da titolarissimo nei rossoblù toscani per poi passare nella stagione 2011-12 ai granata, rubando la scena da protagonista nel doppio salto della propria squadra dalla Serie D alla Prima Divisione. Il cervello della squadra è lui, per la Nocerina cercare di arginare la fonte di gioco primaria della formazione di Indiani potrebbe essere la soluzione migliore per provare a far male  nel posticipo di lunedì.

Marco Stile, ForzaNocerina.it

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