TONINO SIMONETTI allontana la Nocerina: “Concentrato solo sul Savoia”










E’ il guru del calcio nostrano di quarta serie, Tonino Simonetti, oltre quarant’anni di esperienza alle spalle, ed una carriera costellata di successi importanti non ultimo quello del suo Savoia, capolista indiscusso del girone I di Serie D. Un passato anche in rossonero che il diesse biancoscudato ricorda con emozione ed affetto: “Nocera è una piazza calda, passionale, che ha sempre fatto la fortuna di chiunque è passato di qui ed è stato capace di lasciare il segno. Il campionato vinto con Albani presidente gettò le basi per un futuro roseo e ricco di soddisfazioni perché, ancora oggi mi piace ricordarlo con un pizzico di presunzione, parte del merito dell’allestimento di quella formazione che arrivò a sfiorare la B, è anche mio”.
Una piazza che, da sempre, ha mostrato attaccamento alla propria squadra, e che ora si è ritrovata improvvisamente senza calcio …
“E’ una situazione paradossale, assurda per tanti motivi. Quella della conferma dell’esclusione della Nocerina dal campionato è stata una delle giornate più tristi della mia vita e non lo dico per piaggeria ma perché a questa piazza sono particolarmente legato. Credo sia stato consumato un vero e proprio sopruso da parte della Federazione, soprattutto se le decisioni prese in merito ai fatti di Salerno vengono paragonate alle irrisorie sentenze di calciopoli e del calcioscommesse”.
Che idea si è fatto della situazione nella quale si trova coinvolto il club rossonero?
“Rispondo facendo un’altra domanda: se non è possibile fare calcio a Nocera, dove lo si può fare, allora? Diciamoci la verità, nel panorama calcistico a cavallo tra la Serie B e le categorie dilettantistiche, sono cinque le realtà campane a poter ambire a palcoscenici importanti con una certa continuità, Nocera, Salerno, Torre Annunziata, Castellammare e Cava. Mi auguro che la Nocerina possa riuscire a trovare una società forte che le dia di nuovo il lustro che merita, ma di questo ne sono certo”.
Come spesso accade in queste situazioni le voci su possibili scenari futuri si rincorrono a ritmi vertiginosi. Tra i tanti nomi è venuto fuori anche il suo e ieri Lei è stato visto in città. Cosa ci può dire in merito?
“Confermo che ieri ero a Nocera, ma non per questioni lavorative bensì per incontrare un amico di vecchia data, quel Gino D’Angelo, che all’epoca era il direttore del Centro di Coordinamento Nocerina Clubs e al quale sono molto legato. Si è trattato solo di una visita di cortesia, anche se a Nocera torno sempre molto volentieri. Al momento sono vincolato al Savoia e tra me e il presidente Luce c’è un grande rispetto che va al di là del calcio. Sono una persona seria e ho sempre rispettato gli impegni, quindi smentisco categoricamente le voci che sono circolate in questi giorni”.
Allora quale sarà il futuro di Tonino Simonetti?
“Mi sono sempre definito il direttore sportivo della gente, di quelle persone che hanno sempre dimostrato con i fatti un maniacale coinvolgimento e attaccamento alla realtà calcistica di cui si sentono i rappresentanti. Torre Annunziata è una di queste. Mi è stato prospettato un progetto importante, e ovviamente mi piacerebbe portarlo a termine, poi avrò tutto il tempo per pensare a cosa fare da grande …”
Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it