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SCAFATESE 1922. Arrivano le scuse del presidente Cesarano e del diggì Buoninconti

Il Presidente della SCAFATESE CALCIO 1922, Sig. Vincenzo Cesarano, ha voluto fare chiarezza in merito ad alcune imprecisioni riportate questa mattina da qualche quotidiano locale; ecco le sue dichiarazioni: ” Chi scrive per un giornale di una certa importanza dovrebbe riascoltare bene le dichiarazioni prima di iniziare a buttare giù il pezzo; quando ho parlato di commissariamento della società, ovviamente, non mi significato legale e letterale del termine, bensì metaforicamente cercavo di spiegare che la squadra sarebbe stata messa nelle mani di una persona che avrebbe fatto le veci del Presidente. Inoltre non ho mai detto che a Dicembre avrei lasciato definitivamente, anche perché ho specificato che non mi piace lasciare le cose incompiute e, soprattutto, vorrei conquistare la Coppa, trofeo mai vinto nella mia gestione. La Scafatese Calcio 1922 appartiene alla Città di Scafati, non è in vendita ma vedrà soltanto un cambio di vertice.
Mi è dispiaciuto, inoltre, leggere di una sceneggiata post-gara, anche perché non ne è stata fatta menzione in nessun’altra testata. Provo a chiarire la faccenda: dopo la partita la presenza di persone non residenti nel Comune di Scafati, addizionata al nervosismo di alcuni addetti ai lavori, ha costretto il Tenente a disporre la chiusura della Sala Stampa; non c’è stata nessuna decisione della società a riguardo, tanto è vero che noi stessi abbiamo portato la calma e abbiamo continuato con le interviste all’esterno dello stadio, dove si erano posizionati tutti gli altri operatori.
Per quanto riguarda i tifosi voglio dire che non nutro alcun rancore nei confronti della tifoseria, anzi, con loro ho sempre avuto un confronto fin dai primi mesi della mia presidenza, nel 2003. La mia decisione di lasciare non riguarda la Scafatese o la tifoseria, ma semplicemente non mi piace più questo calcio: non ha più senso fare calcio dilettantistico, non si può vietare una trasferta a Positano oppure far giocare una gara come quella di ieri senza tifosi. Sono solo queste le motivazioni, non sono nè contro i miei colori nè contro chi ha lottato con noi in questi 5 anni. Spero di aver fatto finalmente chiarezza, sperando che queste parole non vengano mercificate da chi vuole male a questi colori e chi vuole solo mettere zizzanie nell’ambiente. La Scafatese Calcio 1922 è bella come il sole e romantica come la luna, è una cosa seria”.

l Direttore Generale della SCAFATESE CALCIO 1922 Antonio Buoninconti intende esporre pubblicamente le sue scuse ufficiali nei confronti degli addetti ai lavori presenti in Sala Stampa nel post-gara di Scafatese 1922 – Città di Nocera 1910; ecco le sue dichiarazioni: “Vorrei chiedere scusa a tutta la stampa presente nel post-partita, sperando che si tenga conto del mio stato d’animo in quel particolare momento. La mia intenzione, evidentemente espressa con termini e toni sbagliati, era solo quella di dire che bisognava interagire con il mio Addetto Stampa, al fine di fare un’intervista unica e di avvantaggiare il lavoro collettivo. In seguito, dopo un’offesa ricevuta, ho chiesto l’intervento dei Carabinieri che hanno deciso di allontanare dalla Sala Stampa tutti gli addetti ai lavori, compresi i nostri tesserati. Non era mia intenzione ostacolare il lavoro di nessuno, anzi, sottolineo che nei miei tre anni trascorsi da Team Manager con l’Ischia, tra Serie D e Lega Pro, mi sono quotidianamente confrontato con la Stampa, al punto che spesso vengo contattato ancora per parlare del calcio ischitano. Qualche giornale, oggi, ha parlato di caduta di stile da parte mia, ma penso che a questa accusa, più di me, dovrebbe rispondere la dirigenza dell’ASD Città di Nocera 1910, che potrebbe parlare dell’ottimo rapporto che ho con tutti e della grande ospitalità che è stata riservata da parte mia e dell’intera società alla squadra, alla dirigenza e ai giornalisti”.

Pasquale Formisano
Responsabile Ufficio Stampa
Scafatese Calcio 1922

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