Seconda sconfitta in tre partite per il Città di Nocera che cade rovinosamente contro un’ Ebolitana, buona squadra, ma sicuramente alla portata dei rossoneri. Una sconfitta pesante che brucia e che a differenza di quella maturata 15 giorni fa a Sorrento è ancora più grave, se si considera che gli uomini di Esposito non solo erano passati in vantaggio ma, addirittura, hanno giocato tutta la ripresa in superiorità numerica. Che Cuomo e compagni stiano attraversando un periodo negativo è sotto gli occhi di tutti, il successo contro l’ultima in classifica domenica scorsa ha solo mascherato gli evidenti problemi tecnico-tattici di una formazione costruita per stracciare un campionato che mortifica il blasone e l’importanza di una gloriosa società, di una tifoseria massiccia e, soprattutto, di due città dalla storia millenaria. Occorre ora ritrovare la giusta serenità ed umiltà e ripartire prontamente, perchè da domenica prossima è severamente vietato sbagliare!
IL TIMONIERE HA PERSO LA BUSSOLA. Esposito conferma il 4-3-2-1, qualcuno direbbe “il famoso modulo ad albero di Natale”, visto che siamo quasi in tema. L’ennesimo stagionale, l’intenzione è rispondere agli avversari che varano uno schieramento speculare. Se la memoria non inganna è il quinto modulo che il tecnico molosso vara in questa stagione. Le cose si mettono subito per il meglio, visto che dopo appena 11 minuti il Città di Nocera è già in vantaggio con il solito Carotenuto, giunto all’ottava marcatura. Strada in discesa quindi, neanche per idea! Dieci minuti dopo gli avversari trovano il pari. Errore grave della difesa perchè il tutto nasce da palla inattiva e con una sciagurata uscita di Amabile. Inizia la ripresa e la fortuna strizza ancora una volta l’occhio ai molossi, i quali dopo 2 minuti si trovano in superiorità numerica per la giusta espulsione di Cheikh. C’è tutto il tempo per riorganizzarsi, ripartire e soprattutto vincere agevolmete il match. Esposito ci mette lo zampino con delle scelte tattiche discutibili, rivoluzionando un assetto che non aveva alcun bisogno di esserlo, specie cambiando di fascia Scibilia che, da quel momento, scompare dal campo. Alla fine Cuomo e compagni compiono l’impresa di perdere un incontro che con un po’ più di acume tattico e con altrettanta concentrazione avrebbero potuto vincere.
IL MOMENTO CHIAVE. Spesso si dice che le gare vivono di episodi, al di là della pessima prova di quasi tutti i rossoneri e le scelte tattiche sbagliate di Esposito, che alla fine sono risultati determinanti per la sconfitta, di momenti chiave ce ne sono stati diversi. Sicuramente la rete del vantaggio di Carotenuto dopo 11 minuti aveva messo in discesa il match e ne poteva cambiare la storia, il pareggio dei padroni di casa, giunto troppo presto quando si poteva e si doveva amministrare meglio la sfida. Altro momento chiave l’espulsione di Cheick dopo appena 2 minuti dall’inizio della ripresa. Il Città di Nocera ha su un piatto d’argento l’occasione di far valere la superiorità numerica ma alla fine, invece, si rivelerà un boomerang. La rete del vantaggio ospite, intorno alla mezz’ora, a causa di un clamoroso svarione di Cacace, il quale fa il paio all’altro errore che ha provocato il pareggio, evidenzia tutti i difetti della formazione nocerina.
GIORNATA DA DIMENTICARE. In una domenica dove i soliti Cuomo, in difesa e De Liguori a centrocampo, si salvano dal marasma, tutti scendono molto al di sotto della sufficienza. Dalle mediocri prove di Amabile, Ferraioli, De Angelis, Di Pietro, Scibilia e Carotenuto a quelle negative di Cacace, che paga oltremisura il clamoroso errore che ha decretato la sconfitta per i suoi e Marcucci, soltanto l’ombra del bomber ammirato le scorse domeniche. Menzione a parte per Esposito, al di là degi errori tecnici commessi dai suoi, in questa sconfitta c’è pure il suo zampino, a cominciare dalla scelta del modulo per finire alle decisioni prese durante il match.
Roberto Errante, ForzaNocerina.it
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