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DA ZERO A DIECI: I cambi decisivi di Maiuri e un successo fondamentale

La Nocerina porta a casa la seconda vittoria di fila, utile a dare ulteriore ossigeno ad una classifica che vedeva i rossoneri fermi al palo dopo due giornate di campionato. Gara complicata e spigolosa quella contro il San Severo, interpretata in maniera non ottimale dai molossi e risolta da un guizzo del giovane Milani sul finire…da zero a dieci.

ZERO le conclusioni che la Nocerina è riuscita ad indirizzare verso lo specchio della porta avversaria nel corso del secondo tempo prima della decisiva rete del subentrato Milani. Dopo una prima frazione con poche idee ma almeno tre ghiotte occasioni dalle parti del portiere ospite Provaroni, nella ripresa i rossoneri tirano metaforicamente i remi in barca, soffrendo oltremodo la tattica attendista e particolarmente ostruzionista del San Severo, non riuscendo nemmeno ad avvicinarsi all’area giallorossa. Ci pensa poi l’ex di turno scuola Lazio a togliere le castagne del fuoco a Maiuri. Alla prossima puntata.

UNO come la prima vittoria casalinga in campionato per la Nocerina, un successo utile a corroborare una classifica che poteva farsi già complicata. Le idee di gioco non sembrano ancora chiarissime e ci sarà tanto lavoro per mister Maiuri, cui è affidata una squadra dalle individualità di livello, ma con qualche lacuna che è già emersa insieme ad equivoci tattici ancora irrisolti. Il tempo per trovare la giusta quadratura c’è, a patto di non perdere contatto con le primissime della graduatoria.

DUE sono i portieri che ha utilizzato contro la Nocerina l’allenatore del San Severo, il battagliero Massimiliano Olivieri. Il titolare e più esperto Provaroni è stato infatti avvicendato ad inizio ripresa dal diciannovenne Romaniello; una mossa che ha consentito ai pugliesi di liberare un posto per un altro “over” a centrocampo. Per entrambi non è stato possibile indossare il completo nero d’ordinanza con cui si erano presentati a Nocera, cromaticamente identico a quello a quello indossato dai molossi, unico a disposizione degli uomini di Maiuri causa già discussa mancanza da parte dello sponsor tecnico, con fatale ripiego su maglioni rosa, con sponsor e logo della Nocerina in bella mostra, gentilmente prestati dal sempre attento magazziniere molosso Giovanni Oliva.

TRE i moduli alternati dall’allenatore rossonero in queste prime gare stagionali. Dal 4-2-3-1 delle prime due giornate al 4-3-3 iniziale di ieri, passando per il 4-4-2 di Picerno, da sempre rifugio tattico preferito per squadre in difficoltà. La costante è data da una manovra lenta e prevedibile, con la sensazione che non si sia ancora trovato il modo di porre gli uomini di maggior caratura in condizioni tattiche tali da poter risultare davvero utili alla causa rossonera.

QUATTRO sono gli spezzoni di partita finora concessi a Domenico Girardi, esperta prima punta vecchio stampo arrivata a Nocera come colpo finale di una campagna acquisti di tutto rispetto. Con alle spalle una carriera che testimonia attitudini da bomber non proprio sviluppatissime, l’ex Taranto e Paganese, dopo la decisiva rete di Picerno, ha confezionato di sponda l’assist per il gol di Milani, dando conferma della fama di attaccante abile principalmente a supportare i compagni di reparto. La condizione fisica è sicuramente in crescendo, così come il minutaggio che presumibilmente avrà da qui in avanti, anche in considerazione di un Nohman tutt’altro che trascendentale in queste prime uscite.

CINQUE i distinti calciatori del San Severo svenuti per circostanze varie nel corso di un secondo tempo praticamente non giocato da entrambe le squadre. Desiderosi fin dall’inizio di portare via dal San Francesco un prezioso pareggio, gli uomini in giallorosso le tentano tutte per far scorrere il tempo in maniera più veloce ed indolore possibile, precipitando al suolo a rotazione a intervalli regolari di centoventi secondi, eccezion fatta per il terzino destro Novello, azzoppato per diversi minuti a seguito di coraggiosa proiezione offensiva. L’inopinata rete di Milani a dieci dal termine relega, loro malgrado, tutti al ruolo di migliori attori non protagonisti.

SEI ai due Mario cui sono affidate le mansioni di lotta e governo nel centrocampo rossonero, Coppola e Barone. Il primo, più spesso nel vivo dell’azione e deputato a spezzare le saltuarie iniziative ospiti, garantisce un livello di dinamismo sicuramente superiore rispetto al secondo, che si limita al compitino non accendendo mai quella lampadina che gli consentirebbe di elevarsi ad un piano superiore rispetto alla media della categoria. Da entrambi, stavolta supportati da Vitolo in inedita posizione di mezz’ala, è lecito attendersi qualcosa in più.

SETTE, circa, le migliaia di metri quadrati che costituiscono il vasto spazio adiacente lo stadio San Francesco, destinato ad area mercatale il lunedì mattina e che potrebbe fungere da comodo parcheggio per gli spettatori che accorrono la domenica a seguire le gesta dei molossi, così come accadeva l’anno scorso. Non sono dello stesso avviso le forze dell’ordine che transennano la zona consentendo il solo transito pedonale, pur in assenza di massiccio arrivo di tifoseria ospite. Capita così che una delle tre macchine giunte dalla Puglia si ritrovi a scovare un posto auto nel vicino parcheggio del bar situato nei pressi dell’ospedale, al modico costo di un euro comprensivo di bottiglietta d’acqua, con gli occupanti che raggiungono lo stadio in gioiosa compagnia di tifosi molossi.

OTTO allo spirito di ribellione al sistema mostrato da Davide Cacace a metà del secondo tempo quando, stanco di continui lanci in avanti, vera e unica fonte di gioco rossonera, decide di avventurarsi in avanscoperta palla al piede fino alla bandierina del calcio d’angolo lato distinti, prima di ritrovarsi in piena apnea e appoggiare la sfera ad un difensore avversario con relativa ripartenza subita, senza che nessuno dei suoi compagni fosse riuscito a smarcarsi suggerendogli un passaggio. Anarchico incompreso.

NOVE i minuti che mancavano alla fine della gara, recupero compreso, quando Roberto Vitolo, già ammonito nel corso del primo tempo, decide di guadagnarsi il secondo cartellino giallo per evitabili scaramucce con un avversario e relative proteste, lasciando i propri compagni in inferiorità numerica. Con un San Severo apparso comunque non in grado di portare seri pericoli dalle parti di Sommariva, il rebus per Maiuri si proporrà per la formazione da schierare a Rionero, visto l’esiguo numero di classe 98 in rosa ed il buco nero che deve aver evidentemente inghiottito la rivelazione della scorsa stagione Piero Ciotti.

DIECI era il numero di maglia indossato da Achille Aracri, schierato per la prima volta da titolare in campionato causa assenza per infortunio di Francesco Alvino. Il poliedrico esterno ex Torrecuso, brillante protagonista dell’ultimo vittorioso torneo di Eccellenza, prova a portare scompiglio nella difesa ospite con una vitalità che non sembra appartenere agli altri compagni di squadra. Finisce per pagare le variazioni tattiche operate da Maiuri, venendo confinato sulla sinistra nella seconda parte di gara, nella zona fino a quel momento presidiata da un Siclari ormai reinventato fluidificante.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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