ARZACHENA, parla mister Cerbone: “Dobbiamo chiudere il discorso salvezza”











Domenica gli undici di Cavallaro voleranno in Sardegna per disputare la 30ª giornata di campionato di Serie D contro l’Arzachena Academy Costa Smeralda. Entrambe le formazioni sono in cerca di punti: i rossoneri auspicano al miglior piazzamento tra i play off mentre gli smeraldini vogliono chiudere quanto prima la pratica salvezza. Per ambedue le squadre però le insidie sono dietro l’angolo così come ci ha spiegato il responsabile dell’area tecnica della prima squadra Raffaele Cerbone, raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione: “Se la Nocerina ha bisogno di punti, figuriamoci noi! Abbiamo un assoluto bisogno di punti rispetto al nostro avversario, vogliamo chiudere il discorso salvezza il prima possibile per evitare di avere problemi seri a fine campionato. Siamo l’unica squadra che a causa del Covid è stata ferma tre mesi. Ripartire è stato complicato e disputare 11 partite in 33 giorni è una realtà oggettiva praticamente ai limiti della tolleranza fisico-atletica”.
– Che partita sarà domenica?
“Domenica arriva la Nocerina, è una squadra forte, costruita per un campionato di vertice ma noi non ci facciamo intimorire dall’avversario, dobbiamo fare punti e basta il resto non conta”
– Mister, quali sono le vostre considerazioni personali sul nuovo format delle retrocessioni?
“Le ultime due comunque sia sarebbero retrocesse lo stesso. Sostanzialmente non cambia nulla, può essere un bene per chi si trova nella zona play out. Ci siamo ritrovati a disputare un campionato anomalo, difficile e particolare per tutta la situazione sanitaria che ci ha coinvolti. Credo che la Lega Nazionale Dilettanti abbia preso la decisione più giusta. Naturalmente per le squadre che si trovano in classifica come l’Arzachena e la Torres questo nuovo ordinamento da più serenità”.
– I tifosi finalmente allo stadio…
“Per noi cambia poco, dopo il primo giugno abbiamo due trasferte e fatalità capitiamo male. In senso lato invece la riapertura degli stadi può considerarsi un primo passo verso la normalità per debellare un anno, questo trascorso, veramente difficile”.
– Lei ha origini napoletane, cosa pensa delle squadre campane?
“Il Savoia e la Nocerina erano state allestite per disputare un campionato da vertice ma il Monterosi ha reso la vita difficile a tutte non dando la possibilità a nessuna squadra di inserirsi nel discorso promozione. Per le altre squadre campane, in particolar modo per il Giugliano credo che sia difficile risollevarsi”.
– Quali sono i vantaggi e gli svantaggi per un tecnico allenare una rosa giovane come l’Arzachena?
“Ho iniziato il ritiro precampionato con sei over e tutti under, ma questo faceva parte del progetto poiché eravamo legati allo Spezia Calcio. Il mio credo è il lavoro nel vero senso della parola, usare la quotidianità per fare in modo che si rischi il meno possibile, anche se si paga dazio. Un conto è fare la Primavera 2 e un conto il Campionato di Serie D. È fondamentale far capire ai ragazzi che c’è la posta in palio, lo scenario non è più lo stesso così come gli interessi. A me piace lavorare con i giovani, hanno fuoco e ambizione ancora bella accesa, è complicato ma fa parte del gioco”.
Maria Esposito