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NOCERINA, il futuro è un rebus

Va in archivio un’annata difficile, ora c'è bisogno della svolta

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Siamo giunti alla fine della stagione sportiva per la compagine rossonera, culminata con l’eliminazione nella semifinale play-off ad opera del Latina. Da più parti si auspica una svolta societaria che possa finalmente aprire le porte ad un futuro differente da quello che sembra prospettarsi. Tuttavia l’attualità dice altro: il “progetto” del patron Maiorino prosegue, almeno questo è l’intento che è trapelato nei giorni scorsi sia dal numero uno rossonero e sia dalle parole del tecnico Cavallaro che sembra godere della stima incondizionata della società.
Ma su quali basi si regga questo disegno non è ancora chiaro. Ovvio la società ha piena facoltà di dettare tempi e modalità di eventuali illustrazioni dello stesso, ma sia ben chiara a tutti, la Nocerina è patrimonio principalmente dei tifosi e delle due Città. L’obbligo morale di rendere partecipi la comunità sulle vicende e prospettive del sodalizio rossonero è il minimo sindacale e sarebbe davvero il momento di scoprire le carte.

Archiviata, almeno si spera, la delicata fase vissuta dal movimento calcistico italiano a causa della pandemia, si ritornerà ad una apparente normalità, che nel mondo del dilettantismo significherà condizioni economiche meno vantaggiose per le società. Infatti se da un lato gli “stipendi” dei tesserati saranno ancora meno importanti del pre-covid, finiranno gli aiuti economici a favore delle società e dei tesserati; aiuti che hanno dato un certo sollievo alle casse dei club dilettantistici.

Si tornerà quindi, quasi ai livelli di spesa pre-covid. E’ facile ipotizzare che si dovrà disporre di importanti risorse per poter ambire ad un ruolo da protagonista nel torneo che verrà. Oramai da troppi anni la Nocerina naviga nel dilettantismo, il Covid ha accelerato il distacco della piazza, che ha sopito il calore degli anni scorsi, ma il fuoco cova sotto la cenere. Tutti ci auspichiamo di rivedere la Nocerina di nuovo al San Francesco e che ritorni l’impianto cittadino il quartier generale rossonero. Cosi come c’è la voglia di ritornare nel calcio professionistico, quello che merita il blasone e la passione rossonera. Per queste ragioni i dubbi e le perplessità aumentano, se non altro per l’opacità dei programmi molossi. Non aiuta in tal senso, almeno in questa fase, questo silenzio, con scarne fughe di notizie che trapelano col contagocce.

Il futuro è oggi, al momento, oltre alla volontà decantata di andare avanti e ai buoni propositi, nulla di nuovo trapela. La voglia di non voler cedere il club più volte ribadita a questo punto obbliga la società a puntare al ritorno al professionismo, l’unica strada percorribile per una piazza desiderosa degli antichi fasti.
Se si hanno capacità tecniche ed economiche per perseguire da subito tale obiettivo, ben venga, altrimenti sarebbe giusto far chiarezza ed eventualmente lasciare il passo a nuove forze, se qualcuno volesse cimentarsi in questa difficile avventura.

Francesco Cuomo, ForzaNocerina.it

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