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DA ZERO A DIECI: per un pugno di dollari, il pavido paladino e le quietanze farlocche

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La Nocerina incassa la prima sconfitta tra le mura amiche cedendo il passo alla Casertana che grazie a Favetta, Liccardi e Felleca, ribalta l’iniziale vantaggio di Bruno. Riviviamo i momenti salienti della gara del San Francesco… da zero a dieci.

ZERO a Stefano Cason. Da un calciatore della sua esperienza ci sia attende sempre qualcosa di più. Invece, questa volta il difensore rossonero finisce dietro la lavagna vanificando il buon primo tempo disputato con un fallo di mano che, nel tentativo di evitare un goal alla sua squadra, gli costa l’espulsione e il calcio di rigore che consente alla Casertana di rientrare in partita e trovare la forza di ribaltare le sorti della gara. Ingenuo.

UNO il pavido paladino che non risparmia offese a chiunque mette in discussione l’operato di Giovanni Cavallaro, siano essi tifosi, addetti ai lavori o aspiranti giornalisti, sia in pubblico che in privato, dimenticando molto spesso che in Italia ci sono appena sessanta milioni di allenatori e che da sempre le critiche fanno parte del gioco del pallone. Ricordiamo che a Nocera è stata criticata, e non solo, gente che a differenza del tecnico rossonero poteva vantare esperienza e palmares importanti. L’umiltà aiuta a crescere.

DUE gli assistenti arbitrali del signor Antonio Di Reda della sezione di Molfetta che non hanno in alcun modo agevolato la già deficitaria direzione di gara dell’arbitro. Una gestione alquanto discutibile con qualche svista di troppo. Visita oculistica prenotata.

TRE i gol subiti dalla Nocerina nel derby con la Casertana. Gli stessi subiti nelle prime 8 giornate di campionato, con la porta inviolata per tre giornate consecutive. Al primo test con un avversario “ambizioso” crollano un po’ di certezze e magari qualcuno ritorna con i piedi per terra. Testa bassa e lavorare!

QUATTRO gli euro in più rispetto ai consueti 10 euro ovvero il costo abituale del biglietto del settore ospiti dello Stadio San Francesco, un prezzo dignitoso e congruo per un campionato di serie di D. È pur vero che nelle trasferte libere, alle quali hanno preso parte i sostenitori molossi, i prezzi sono stati quasi sempre più alti del dovuto, ma far pagare ai supporters rossoblù 14 euro per accedere al settore loro riservato a conti fatti ha fruttato 300 euro in più tasse da escludere, alle casse societarie. Spiccioli rispetto ai quali probabilmente si poteva tranquillamente evitare l’ennesima caduta di stile… “per un pugno di dollari”.

CINQUE giugno 2020, la data della quietanza liberatoria sottoscritta dall’ex calciatore rossonero Emanuele D’Anna, l’unica autentica nel procedimento per l’ennesima vertenza collezionata dal club. Tutti gli altri incartamenti prodotti dalla società di via Barbarulo a perorare la sua tesi hanno ottenuto come risultato la condanna da parte della Commissione Accordi Economici a risarcire l’ex Chievo della somma di 3.400 euro a saldo alla stagione sportiva 2019/20, e un fascicolo aperto presso la Procura Federale che non promette nulla di buono. Album completato? Macché… 

SEI i punti di distacco dalla capolista Bitonto, per la Nocerina. La squadra pugliese, tra le accreditate protagoniste del torneo, non ha magari sulla carta l’organico migliore ma al momento si gusta la prima fuga stagionale, visto che le lunghezze sulla Casertana, seconda in classifica, sono passate a quattro. Avversario cercasi.

SETTE alla simpatia del collega doppiamente risentito nei confronti di questa rubrica. Ci ha messo un po’, ma poi ha capito che questo è un “goliardico” appuntamento settimanale e mai nessuno si arroga il potere di metter voti. Ti aspetto per una birra.

OTTO i turni di campionato attesi per rivedere Fabio Mazzeo calcare nuovamente il prato del San Francesco. Il fantasista salernitano può rappresentare l’arma in più per la squadra rossonera. Forse è alquanto bizzarro, però, ipotizzare il suo impiego da punta centrale. Forza, Fabio, aspettiamo con ansia le tue magie.

NOVE al manto erboso del San Francesco che, da poco rifatto, ha retto alla grande alle insistenti piogge degli ultimi giorni. Un ottimo lavoro, che ha bisogno di altrettanta ottima manutenzione e cura, con la speranza che gli amministratori comunali non se ne dimentichino presto. Dall’altro lato, come da anni, la tribuna “fa acqua da tutte le parti”. Da sempre gli spalti rappresentano la note dolente del “rifatto” stadio comunale. Rimandati a settembre.

DIECI ai tifosi rossoneri. Anche questa volta la palma dei migliori va a loro. Non c’è nessuna scusa che tenga: la giornata lavorativa, le avverse condizioni meteo! Loro sono lì ad incitare i molossi, a fare come sempre la loro parte nonostante la palese mancanza di rispetto da parte di una proprietà, per fortuna di passaggio, che continua a rifilargli bocconi amari da mandar giù, ledendo la dignità di una gloriosa ed ultracentenaria società, e che ci riserverà ancora sorprese negative… scommettiamo?  

Francesco Cuomo

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