Cavallaro, tu vuò fa l’americano











Tra fiumi di parole, qualche PEC e tanta fantasia, è arrivata la settimana decisiva per la “trattativa” di acquisizione del club rossonero. Oramai da giorni ci sono stati contatti, incontri, telefonate e scambi di corrispondenza via telematica, quindi è ora che si concretizzi e si passi dalle parole, più o meno dette, ai fatti. I fatti, nell’immediata fase successiva, sono sostanzialmente due: la consegna della documentazione contabile al gruppo interessato al subentro e, di conseguenza, l’offerta economica per rilevare il club rossonero.
Poi, ma solo successivamente, potrebbe aprirsi l’altra fase, quella della contrattazione tra chi vende e chi acquista. Sperando che ci sia la reale volontà da entrambe le parti di concretizzare il passaggio di consegne.
In questa fase poche sono le certezze. Vige un doveroso silenzio, interrotto di tanto in tanto da “trovate giornalistiche”. Appurata la volontà degli imprenditori a stelle e strisce di rilevare il club, qualche altra certezza la si è saputa grazie alle parole di Nunzio Grasso che ha parlato, ad inizio settimana scorsa, per poi passare alla fase del silenzio.
In questi giorni qualcosa è cambiato. Gli interlocutori iniziali che hanno fatto da apripista tra la società rossonera e Nunzio Grasso, come rappresentante degli imprenditori interessati, sembra abbiano esaurito il loro ruolo, almeno per il momento, lasciando il tavolo da gioco.
Potrebbe essere una normale strategia di trattativa, con lo “sgomberare il campo” da copione, o magari qualcosa già sta cambiando, anche in seno alla compagine che affiancherà l’eventuale nuova proprietà. Questo non è dato sapere, visto il sacrosanto silenzio imposto probabilmente dall’altro continente, confermato quest’oggi da Nunzio Grasso, presente sugli spalti del San Francesco.
Nell’aria già si avverte qualche scossone anche nell’attuale gestione, con “l’assenza ingiustificata” del responsabile della comunicazione e dell’addetto all’arbitro. Forse non condividendo il “modus operandi” della proprietà, stanno valutando un precoce addio.
E’ trapelata la volontà, tutta da confermare, in caso di passaggio di mano, di lasciare alla guida tecnica della squadra Giovanni Cavallaro. Sicuramente, e possiamo scommetterci, il gioco spumeggiante della sua squadra e la compattezza del gruppo avranno affascinato gli intermediari che vorrebbero continuare a puntare sul tecnico siciliano.
A proposito del tecnico, una curiosità. Esattamente quattro anni or sono, (20 dicembre 2017), l’allora capitano rossonero, in tutt’uno con l’intero staff tecnico e gli altri componenti della rosa, teneva, al termine di una gara di Coppa Italia, persa ai rigori, una storica conferenza stampa. Infatti mai prima era accaduto nella storia del club, e forse mai nel calcio italiano, uno schieramento così corposo dietro ai microfoni. Allora si denunciavano, attraverso la stampa, le mancanze della società rossonera, rea di non mantenere le promesse di natura tecnica ma soprattutto di natura economica. Situazione apparentemente simile all’attuale che è stata sanata in parte la settimana scorsa con il pagamento delle spettanze di ottobre. Questa volta però si è deciso di non mettere alla berlina la società e di canticchiare il proprio disagio all’interno degli spogliatoi, con o senza acqua calda, non fa differenza. La scelta di non metterci la faccia questa volta è dettata da oscure ragioni?
Evidentemente Cavallaro ha già iniziato a “fa l’americano”.
Francesco Cuomo