DA ZERO A DIECI: il coro della discordia e gli 88 di Don Gerardo in un gelido e vuoto San Francesco











ZERO l’immagine che viene fuori della società rossonera, ascoltando i cori dei calciatori molossi che, al rientro negli spogliatoi, invitano il patron Paolo Maiorino a onorare le spettanze. Di certo una richiesta sacrosanta, ma sbandierarla così alla presenza della terna arbitrale, osservatori e squadra ospite non è certo una bella figura. I panni sporchi si lavano in famiglia.
UNO, ma anche meno, il tempo giocato da Fabio Mazzeo, che improvvisamente chiede il cambio per un guaio fisico. Speriamo nulla di grave per il fantasista rossonero. Forza, Fabio!
DUE gli istanti serviti al signor Vailati di Crema per evitare il secondo giallo a Cason, reo di un brutto fallo a centrocampo. Il difensore rossonero è sembrato meno lucido del solito. In più occasioni ha dovuto rifugiarsi in scorrettezze nei confronti degli avversari che lo stavano superando.
TRE le vittorie consecutive della Nocerina dopo la debacle di Fasano. Una mini serie positiva che non scalfisce in alcun modo l’onta dello “Scianni-Ruggieri”, al di là di pretese di maggior considerazione nei confronti del calciatori, richieste alla stampa, sia al triplice fischio della gara con il Lavello, dal papà di un giovane under in campo, che alla fine della vittoria contro il Matino da altri pulpiti.
QUATTRO i minuti di recupero concessi nel secondo tempo dall’arbitro della sezione di Crema. Duecentoquaranta secondi che sembravano un’eternità per chi assisteva al match dell’Immacolata al San Francesco, a dimostrazione di una vittoria importante ottenuta con caparbietà e sacrificio dai ragazzi in maglia bianca.
CINQUE i gol messi a segno nelle prime quindici giornate da Nicola Talamo. Un giocatore a volte distante dalla manovra e spesso poco convincente, che sa farsi trovare pronto nei momenti decisivi, buttando il pallone in rete. Al momento è il miglior realizzatore della formazione di Cavallaro, in condominio con Dammacco arrivato in corsa.
SEI il numero di maglia di Damian Salto, capitano del Matino, ex di turno. Il giocatore serio ed educato arrivato a Nocera con Bruno Iovino al timone, ha dimostrato nuovamente al San Francesco il suo valore. Il migliore in campo tra le due contendenti. In bocca al lupo, Damian.
SETTE i giorni ancora a disposizione dei calciatori dilettanti per potersi svincolare, per poi accasarsi presso un’altra società. Forse ancora qualche speranza, tra un coro e l’altro, di non veder ridimensionata l’attuale rosa a disposizione di Cavallaro.
OTTO due volte, come 8,8 ovvero le candeline spente dal tifoso rossonero numero uno. Ancora tanti auguri a Gerardo D’Aurelio, il vero emblema della nocerinità.
NOVE, ma solo per una questione di spazio, alla gestione degli ingressi allo stadio San Francesco, per verificare il possesso del super Green Pass, da parte delle Forze dell’Ordine. Complimenti per l’organizzazione messa in campo dal locale Commissariato di Polizia.
DIECI x dieci, cento. I paganti per la sfida tra Nocerina e Matino, trend in crescita rispetto all’ultima apparizione casalinga, ma reale termometro della considerazione del popolo rossonero verso la gestione societaria più “vertenziata” di sempre. Uno gelido San Francesco, a conti fatti, rappresenta un’ottima base di partenza per qualsiasi propaganda.
Francesco Cuomo