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NOCERINA, braccio di ferro per la cessione

Alla vigilia delle ultime due gare del 2021 (domenica con la Mariglianese e mercoledì a Casarano) sono ancora tanti gli interrogativi intorno alle vicende in casa rossonera. Su tutte, la cessione/non cessione della società.

È NATO PRIMA L’UOVO O LA GALLINA? L’incontro c’è stato, ma la trattativa è in fase di stallo. Sembra che lunedì sera nello studio dell’avvocato Maiorino ci fossero il presidente e il delegato alla firma; dall’altra parte c’era Nunzio Grasso, referente per Giancarlo Natale e Damien Di Paola, insieme a una manciata di persone (nonostante più di qualche voce circolata in città, non c’era Francesco Maglione). Il risultato dell’incontro? Per formulare un’offerta i compratori vogliono capire qual è la situazione finanziaria del club (ritenendo che una società pesantemente indebitata valga meno di una in attivo); dall’altra parte, per presentare le cifre, Maiorino ha preteso che venisse formulata un’offerta economica (un modo, più che legittimo, di “pesare” la volontà dei compratori). Effettivamente, possiamo chiederci se bisogna mettere sul tavolo prima l’offerta economica o il libricino con i conti (stipendi, debiti con calciatori e fornitori ed eventuali pendenze con l’erario). In pratica, è un cane che si morde la coda. Sembra che almeno uno dei due italo-americani raggiungeranno a breve – pandemia permettendo – la città di Nocera per rafforzare la propria offerta. La trattativa, insomma, non si sarebbe arenata.

UN MILIONE E MEZZO DI EURO Contattato dalla nostra redazione, Nunzio Grasso ha svelato qualche dettaglio sul primo incontro. Dalle sue dichiarazioni abbiamo appreso che, a detta del presidente, la gestione della Nocerina negli ultimi tre anni sarebbe costata un milione e mezzo di euro (ascolta l’intervista clicca qui). Questa cifra sarà reale? Innanzitutto, va considerato che tra sponsorizzazioni, contributi, qualche incasso e Cura Italia, un po’ di soldi sono anche entrati nelle casse della società. Inoltre, la pioggia di vertenze che ha infangato la Nocerina fa storcere il naso ai tifosi rossoneri: com’è possibile – si chiede qualcuno – che nonostante questo budget importante, arrivino richieste di pagamento anche per 1000 euro? Com’è possibile che sia stato necessario fingere di aver dato ai ragazzi della Juniores 200 euro a testa per accedere ai contributi dello Stato? Com’è possibile che, per risparmiare 3400 euro, si sia arrivati a “colorare” un foglio in bianco? Com’è possibile che la società non sia stata in grado di assicurare pochi euro di gas per la caldaia dello spogliatoio del San Francesco (responsabilità che, da protocollo firmato dal presidente al comune, ricade totalmente a carico della Nocerina)?.

ESODO SCONGIURATO? Nella serata di ieri il presidente ha formalizzato il versamento dello stipendio di ottobre. L’avvocato si è, inoltre, impegnato a saldare le spettanze di novembre nel giro di una decina di giorni. Si tratta di notizie che sicuramente hanno rilassato gli atleti. Probabilmente, qualche tesserato sarà stato dissuaso dalla volontà di accasarsi altrove. Tuttavia, la frattura con la piazza ha ancora le dimensioni di una voragine e, con tutta probabilità, domenica lo stadio apparirà di nuovo vuoto. Serve altro per riconquistare la fiducia dei tifosi. Potrebbe aiutare, però, permettere agli atleti di riprendere a parlare (sempre meglio che spingerli a cantare motivetti mortificanti).

Francesco Belsito

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