Nocerina, dal sogno americano all’incubo, il passo è breve











“Ogni limite ha una pazienza”, parafrasando il grande Totò, possiamo riassumere con questa celebre frase la situazione rossonera.
I limiti sono stati abbondantemente superati, parliamo di quelli della decenza e della dignità. Cose che scriviamo da tempo, ma che hanno avuto conferma nella recente conferenza stampa dei quattro moschettieri rossoneri, che poi sono diventati tre nel giro di poche ore.
La pazienza, quella degli italo-americani, sembra oramai volgere al termine. Una trattativa che si trascina da circa due mesi, costellata da continui colpi di scena e tanti, tantissimi dubbi sulla reale volontà di cedere il sodalizio rossonero.
Abbiamo difficoltà a trovare della razionalità nella gestione del club da parte dell’attuale proprietà.
Il quadro sta diventando a tinte sempre più fosche.
Da oltre dieci giorni, tramite Nunzio Grasso, è stata evidenziata forte la volontà di rilevare il sodalizio nocerino da parte degli imprenditori a stelle e strisce. Da quella conferenza stampa si è mosso poco. Di certo il commercialista incaricato dal patron rossonero ha inviato la documentazione contabile richiesta, alla quale è seguita un’attenta analisi. Siamo sicuri che dopo ci siano stati i dovuti passi per arrivare al passaggio di mano, ma dopo queste “formalità di rito” a quanto sembra non è arrivata nessuna risposta. Anzi a tormentare ancor più la vicenda, sembra ci sia in atto una ricerca di sponsorizzazioni dall’attuale gestione per proseguire la stagione.
Altro indecente silenzio è quello legato ai tesserati, che hanno evidenziato in maniera forte, anche se tardiva, l’ evidente sciagurata gestione e le palesi difficoltà di garantire un minimo di dignità agli atleti. Colpe che, a nostro avviso, non sono solo imputabili alla proprietà del club, ma a tutti gli attori che hanno fatto buon viso a cattivo gioco da sempre.
Questo silenzio, oramai atavico, sembra essere il quadro di volta di tutta la vicenda, ovvero la manifestata irriverenza ed arroganza, da parte dell’attuale proprietà del club verso il popolo rossonero e di tutte le vicende che avvolgono il sodalizio gestito.
Di certo c’è che il baratro è ad un passo. Al di là della situazione economica, da sempre non florida e mai chiara, a parlare è il campo. Una squadra smarrita che, già ridotta all’osso e che potrebbe perdere altri pezzi a breve, si troverà ad affrontare nei prossimi dieci giorni tre partite: una casalinga e due in trasferte . In che condizioni si presenterà in campo, se mai ci arrivasse? Il club rossonero potrebbe rischiare seriamente il default da qui a pochi giorni. Lasciando a parte la passione, se davvero non c’è intenzione di cederlo, non sarebbe il male peggiore, si aprirebbe una fase dura, delicata, ma finalmente nuova e libera da personalismi al limite della paranoia.
Ponendo così fine al un teatrino che si trascina oramai da tre anni e mettendo davanti alle proprie responsabilità lo sceneggiatore di questo film horror.
Francesco Cuomo