TRIPLICE FISCHIO: la caldaia che proprio non va e il mese più lungo dell’anno











Se, sul piano strettamente tecnico, una Nocerina più che rimaneggiata è riuscita a interrompere la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive conquistando un pari casalingo col Bisceglie, il pensiero dei tifosi rossoneri è rivolto all’immediato futuro. Quello di febbraio sarà un mese decisivo per le sorti dell’ultracentenaria società rossonera.
IL PROTAGONISTA Mister Cavallaro ha chiesto dignità ai suoi ragazzi e la Nocerina, contro il Bisceglie, ci ha messo il cuore. E ci ha messo il cuore nonostante le assenze, nonostante le condizione precarie, nonostante una caldaia che non vuole fare per nulla il suo dovere, nonostante una piazza disamorata. La squadra, sul campo, con un pizzico di fortuna in più avrebbe portato a casa la vittoria, conquistando tre punti importantissimi in chiave salvezza. Mantenere la categoria è diventato l’obiettivo primario di una società partita con ben altri obiettivi ma che, allo stato dei fatti, rischia di buttare a mare il patrimonio di punti e calciatori faticosamente conquistato nella prima parte del girone di andata.
IL MOMENTO CHIAVE Ce ne sarà più di uno, nei prossimi sette giorni. La squadra rossonera è chiamata a scendere in campo mercoledì, in quel di Francavilla in Sinni e domenica a Brindisi. Stando a quanto comunicato dai calciatori nella scorsa giornata di venerdì, se al timone della società ci sarà l’attuale presidente, nessun tesserato scenderà in campo. Queste dichiarazioni sono frutto della comprensibile esasperazione legata a una situazione di disagio che sfiora il paradossale. Tuttavia, un calciatore non è un lavoratore comune e non può esercitare il diritto di sciopero senza pagarne spiacevoli conseguenza. La Lega potrebbe prendere seri provvedimenti nei confronti degli ammutinati. Inoltre, due forfait porterebbero la società all’esclusione dal campionato. Ma la settimana prossima non sarà decisiva solo per le sorti in campo. Martedì la Nocerina festeggerà il 112° compleanno. Voci di corridoio riferiscono di un ultimatum degli italoamericani legato proprio alla giornata del 1° febbraio. Natale e DiPaola aspettano una risposta definitiva del presidente. Martedì potrebbe essere una giornata da dentro o fuori, e senza alcuna possibilità di appello.
DIETRO LA LAVAGNA Accerchiato civilmente da una decina di tifosi, il patron rossonero ha avuto la forza di rassicurare i presenti sul suo impegno e sulle sue possibilità, anche finanziarie, di onorare gli impegni presi fino al termine della stagione. Durante il faccia a faccia, durato il tempo dell’intervallo della gara col Bisceglie, l’avvocato ha espresso dubbi sulle reali capacità economiche del gruppo italoamericano, ha affermato di essere corteggiato da una cordata di imprenditori nocerini e ha chiesto fiducia alla piazza. I tifosi presenti (intervistati a web unificato al termine dell’incontro), hanno espresso molti dubbi sulla bontà delle dichiarazioni del patron. Si tratta degli stessi dubbi che abbiamo noi. La pazienza è finita, presidente. La carta della fiducia l’ha stracciata e buttata nel cestino tempo fa. Sono tre anni che, nelle quotidiane interviste da marciapiede, predica ripescaggi, campionati vinti in scioltezza e un futuro tranquillo. Servono i fatti. Anzi, serve un’inversione di rotta. La sua Nocerina fa acqua da tutte le parti… acqua della fontanella, perché quella delle bottigliette costa troppo. La cessione è l’unica via per uscirsene con un pizzico di dignità.
Francesco Belsito