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Good morning, Nocera!

Finalmente, dopo tre anni è finito l’incubo peggiore che poteva capitare ai tifosi rossoneri. Oltre mille giorni di nefandezze, bugie ed un fritto misto di arroganza, incapacità, vertenze e insolvenze, con l’epilogo da commedia napoletana. Sì, al di là del tira e molla durato circa due mesi, per lasciare un club sull’orlo del fallimento ieri si è consumata, nel chiuso degli spogliatoi di Angri, l’atto finale di una orrenda commedia. Il patron, riuniti tutti i tesserati nello spogliatoio del “Novi”, li ha salutati in lacrime, dicendo loro che a malincuore lasciava la guida del club, ma che era impossibilitato a continuare per difficoltà economiche. Evidenziando ancora una volta la sua inadeguatezza al ruolo. Sì, perché i giocatori non desideravano altro, dopo essere stati abbandonati al loro destino, senza neanche un minimo di dignità e nessun tipo di conforto, sia economico che sanitario. Ma parlare del passato e rivangare le oscenità viste in questi anni non serve a nulla, il latte è stato versato, ora volgiamo lo sguardo a questa nuova alba.

Non possiamo prevedere nulla, lasciamo che parlino i fatti. Come già hanno in parte parlato, concludendo una trattativa difficile, al limite della follia. Una trattativa che aveva scatenato una parte della stampa che, nell’incomprensibile ed estremo tentativo di mantenere le bocce ferme, ha provato in tutti i modi a mettere il bastone tra le ruote, innescando dubbi di ogni sorta tra il popolo rossonero, maggiormente sulle reali intenzioni e potenzialità dei nuovi acquirenti.
Una certezza questa nuova alba già l’ha data: il risveglio istantaneo dell’orgoglio rossonero e dell’entusiasmo della piazza. Lo avevamo detto più volte, la passione covava sotto la cenere e alla prima scintilla si è riaccesa forte più che mai.
Un ringraziamento doveroso va a Nunzio Grasso, che ha avuto il compito più difficile, quello della contrattazione, vista la controparte. Ma ha avuto il merito di non mollare e di crederci fino alla fine, coinvolgendo e convincendo Giancarlo Natale e i suoi soci a non mollare. Alla fine, da buon sportivo è riuscito a portare a casa il risultato. Adesso vi aspetta un percorso non facile. Diciamola tutta: quando si crea aspettativa per il bicolore la piazza risponde, ma allo stesso tempo diventa esigente, come non poche. Basta essere chiari, come tra buoni amici.

L’incubo è finito, adesso fateci sognare.

Francesco Cuomo

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