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NOCERINA ON THE ROAD: Gravina in Puglia, nel cuore dell’Alta Murgia

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La Nocerina della nuova proprietà italo-americana vuole dare continuità alla bella vittoria casalinga sul Rotonda per poter rilanciare le proprie ambizioni. L’imperativo, però, si sa, è vincere, e farlo sul campo del Gravina nel pomeriggio di domani non sarà per niente un’impresa semplice. Tuttavia, l’entusiasmo ritrovato e la voglia di riscatto saranno dei fattori su cui i molossi potranno contare come mai fino ad ora. Il teatro della prossima battaglia sarà lo stadio “Stefano Vicino”, a pochi passi dal centro di Gravina in Puglia, una delle città più antiche e affascinanti di tutto l’entroterra pugliese. Il canyon che domina il paesaggio, le chiese scavate nella roccia, le bellezze naturali mozzafiato e la storia plurimillenaria fanno di questa città una piacevole scoperta per ogni visitatore.

LA STORIA. Gravina in Puglia è un comune di circa quarantamila abitanti della città metropolitana di Bari, distante 188 chilometri da Nocera Inferiore. La fondazione del primo insediamento, Sidion, pare risalire addirittura all’età neolitica. Soprattutto durante la dominazione greca, questo centro acquisì rapidamente importanza, tanto da arrivare a coniare una propria moneta. Durante l’epoca romana, invece, il territorio prese il nome di Silvium e divenne uno dei punti nevralgici della via Appia, poiché fungeva da stazione militare. Distrutta dai Vandali capeggiati da Genserico nel 455 d.C., gli abitanti del posto si rifugiarono nelle numerose gravine che si trovavano ai confini della città. Si tratta di una serie di insenature scavate nella roccia calcare dall’azione erosiva del torrente Gravina, affluente del fiume Bradano, da cui il comune prese il nome attuale. Nel Medioevo, all’indomani della dominazione normanna e angioina, Gravina divenne un importante feudo della famiglia romana degli Orsini. Negli anni successivi, la città pugliese verrà elevata anche a ducato. In quest’arco di tempo che va dal 1380 al 1816, Gravina diede ai natali personalità di spicco come Francesco Orsini, futuro papa Benedetto XIII, e fu nota anche per la presenza di molti rivoluzionari patrioti, a partire dallo scoppio della Rivoluzione Francese fino alle due guerre d’indipendenza.

I LUOGHI. Caratterizzata da un borgo dominato dalla presenza della pietra tufacea tipica dell’entroterra pugliese e della Lucania, Gravina si snoda in una serie di vicoli e viuzze che portano il visitatore a godersi un’atmosfera per alcuni tratti senza tempo. Il monumento di maggiore interesse è sicuramente la Concattedrale di Santa Maria Assunta. Elevata a basilica minore da papa Giovanni Paolo II nel 1993, il complesso architettonico è caratterizzato da una commistione di stili, che vanno dal tardo romanico al barocco, passando per quello rinascimentale. Ciò è dovuto al fatto che la chiesa originariamente costruita nell’XI secolo andò distrutta a causa di un terribile terremoto intorno alla metà del ‘400. La sua ricostruzione avvenuta nel giro di trent’anni, di fatto, non poteva non risentire di nuove correnti artistiche. Tra le attrazioni più famose di Gravina in Puglia c’è sicuramente la chiesa rupestre di San Michele delle Grotte. Scavato interamente nella, l’edificio presenta navate, archi e l’altare completamente in tufo, e conserva i teschi di centinaia di persone vittime di un attacco saraceno nell’anno mille. Oltre a una Gravina in superficie, c’è anche una Gravina sotterranea. Infatti, attraverso alcuni cunicoli e passaggi, è possibile apprezzare quello che è un vero e proprio labirinto del sottosuolo, figlio di una storia ricca di eventi, in gran parte ancora tutti da scoprire. Andando dal basso verso l’alto, non si può non ammirare il castello federiciano, risalente al 1223. Situata sulla collina, l’antichissima roccaforte sembra vegliare su Gravina e sull’Alta Murgia, uno dei pochi territori della nostra penisola ancora non del tutto intaccati dall’azione dell’uomo. Nel corso degli ultimi decenni, le bellezze paesaggistiche di Gravina non sono passate inosservate neanche all’occhio attento del cinema. Infatti, il comune murgiano è stato set di “C’era una volta” di Francesco Rosi, interpretato da Sophia Loren, e di recenti film di successo come “Pinocchio” di Matteo Garrone e “No Time to Die”, il venticinquesimo capitolo della serie di film legata all’agente James Bond.

Domenico Pessolano

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