NOCERINA ON THE ROAD: Caserta, non solo la Reggia











Il passo falso di Brindisi dopo cinque vittorie consecutive non può e non deve minare le certezze della Nocerina di Giovanni Cavallaro, quinta in classifica e con lo scontro diretto con la Casertana alle porte. Fra due giorni, infatti, allo stadio “Pinto” andrà in scena una delle partite clou della stagione, con i molossi e i falchetti pronti a darsi battaglia in un derby pieno di adrenalina. La cornice del match sarà la città di Caserta, famosa in tutto il mondo per la sua imponente Reggia Borbonica, uno dei capolavori assoluti dell’architettura in tutta la storia dell’umanità. Oltre alla Reggia, però, c’è molto altro che lascerà sorpreso ogni visitatore; la residenza dei re di San Leucio, il borgo medievale di Casertavecchia e il duomo sono in grado di suscitare emozione e meraviglia in un territorio tutto da scoprire.
LA STORIA. Caserta è una città che conta più di settantamila abitanti, è capoluogo di provincia e dista quasi sessanta chilometri da Nocera Inferiore. La sua fondazione risale quasi sicuramente all’epoca dei Sanniti, e il nome deriva dal latino medievale Casa Hirta, che stava ad indicare la posizione sopraelevata del borgo di Casertavecchia rispetto all’intera pianura. Nel medioevo, la città venne conquistata in maniera molto cruenta dai Longobardi, per poi diventare vittima di tante altre incursioni. Infatti, nei secoli successivi, Caserta subì la dominazione normanna, diventando contea, e venne presa dagli angioini nel 1266. Nell’età moderna, il territorio passò sotto la sfera d’influenza dei Borbone, a cui si deve l’edificazione della Reggia a partire dal 1750, voluta dal re Carlo III. Alla fine del XVIII secolo, re Ferdinando IV fece costruire la residenza reale nella località di San Leucio, accanto a un’importante fabbrica di seta già esistente da molti anni.
I LUOGHI, NON SOLO LA REGGIA. Quando si nomina Caserta non si può far altro che pensare alla reggia, progettata da Luigi e Andrea Vanvitelli con l’intento di renderla ancora più maestosa dell’altrettanto mozzafiato complesso di Versailles. Unica e da vivere in ogni angolo grazie agli appartamenti reali in stile Luigi XVI, gli splendidi giardini avvolti da mille colori, giochi d’acqua e alle statue incantevoli che riecheggiano la materia classica, la Reggia di Caserta è uno dei tesori più inestimabili di tutto il mondo. Insieme all’Acquedotto Carolino e al Belvedere Reale di San Leucio, infatti, l’opera vanvitelliana è patrimonio dell’UNESCO dal 1997. Tuttavia, Caserta non è solo la Reggia, ma molto altro ancora. Non può non essere menzionato il borgo medievale di Casertavecchia, situato a dieci chilometri dalla città e alle pendici di Monti Tifatini. Fondato dai Longobardi nell’861, il borgo è oggi caratterizzato da un suggestivo intreccio di vicoletti dall’atmosfera rilassante e senza tempo. Al centro di Casertavecchia sorge il prestigioso duomo di San Michele Arcangelo, costruito a partire dal 1113 e terminato nel 1153. L’edificio si distingue grazie all’inconfondibile stile romanico, contaminato dagli influssi dell’arte normanna in Sicilia e dalla tradizione paleocristiana, riscontrabile anche nella vicina chiesa di Sant’Angelo in Formis. Per concludere l’itinerario nel migliore dei modi è necessario fare un salto alla residenza reale di San Leucio. Il punto di forza di questo complesso sono il giardino all’italiana e la straordinaria vista sul Vesuvio e, nelle giornate più limpide, sulle isole di Capri e Ischia. Da non trascurare la casa del tessitore, dove si può apprezzare il valore della seta prodotta, talmente pregiata da diventare oggetto di arredo per la Casa Bianca, il Palazzo del Quirinale e Buckingham Palace.
Domenico Pessolano